Quattro giorni: tanti ne mancano alla fine della sessione estiva di mercato. È il momento in cui i dirigenti tirano fuori il meglio delle loro capacità da fantasisti e provano a chiudere trattative magari avviate mesi fa. Magari aiutati, come nel caso del Milan che ha chiuso per Matri, dalla certezza di partecipare ad una coppa europea. Certezza che da ieri sera è anche della Fiorentina, sconfitta in casa dal Grasshopper ma comunque qualificata alla fase a gironi dell'Europa League.
 
Fiorentina, cercasi portiere La battuta d'arresto con gli svizzeri ha evidenziato una condizione fisica non ottimale, come è logico visto che siamo ad agosto, ma soprattutto ha rimesso in discussione il ruolo di Neto. Il portiere brasiliano, confermato dalle parole di Pradé nella serata della presentazione, è incappato ieri nell'ennesimo errore della sua estate: non è tranquillo e naturalmente questo pesa. Ma le qualità del portiere brasiliano non sono tali da essere una garanzia per il prosieguo della stagione nonostante le parole di Montella a fine gara: «Lui è il nostro portiere e siamo contenti di averlo. Vedremo come reagirà dopo un errore del genere, ma ci ragioneremo con serenità». Ecco allora che le ore che mancano alle 23 del 2 settembre dovranno servire alla dirigenza e allo staff tecnico viola se davvero il portiere è un ruolo da ritenere coperto: il tempo stringe e i nomi accostati alla Fiorentina sono ancora sul mercato – Sorrentino, Pegolo, Sommer, Julio Cesar -, il che significa che gli altri club ufficialmente a caccia di un estremo difensore sono ancora con il ruolo scoperto.
 
Si è conclusa la telenovela Ljajic Peril resto la squadra sembra fatta, con Montella che vorrebbe un vice-Pizarro più simile al cileno di quanto non sia Ambrosini ma non pare essere una richiesta pressante. Anche perché il “colpo” di fine mercato è stato già piazzato: Adem Ljajic alla Roma. Colpo perché ricavare 11 milioni più 4 di bonus per un giocatore in scadenza di contratto significa aver saputo vendere benissimo: tenendo conto, per di più, che nel futuro se la Roma dovesse cedere il serbo per una cifra superiore agli 11 milioni la Fiorentina ricaverebbe il 20% di tale cessione, almeno a quanto trapela dalle indiscrezioni legate al contratto tra i due club.
 
I rinforzi del Livorno Cambiando argomento, avevamo lasciato il Livorno alle prese con la necessità di rinforzare la squadra sotto il profilo dell'esperienza. Ritroviamo i labronici con Emeghara ma soprattutto con Biagianti e Rinaudo in più nella rosa. Un rinforzo per reparto, in sostanza, a disposizione di Nicola che ora può contare su tre giocatori che a vario titolo conoscono la Serie A e cosa fare per salvarsi. Inevitabile considerare adesso i tirrenici con qualche chance in più per la permanenza nella massima serie e altrettanto inevitabile guardare con curiosità al colombiano Jonny Ferney Mosquera, mediano appena ufficializzato, classe '91, proveniente dall'Evingado e specialista, ahilui, di cartellini.

Articolo precedenteLe isola si raccontano tra giardini e paesaggi, al Campese l'”Arcipelago nascosto”
Articolo successivoArezzo si oppone alla Tassa sui fossi, il sindaco: «Non la pagheremo»