Un Festival a tinte arancioni con calde sfumature di rosso  nel nome del colore della stagione, il Tangerine Tango. E’ l’edizione 2012 de “I Grandi Appuntamenti della Musica” di Arezzo che promette calore, passione, sinuosità a suon di musica, teatro, mostre d’arte (scarica il programma completo).

La manifestazione Dal 15 novembre al 18 dicembre la Città del Vasari ospiterà un festival sempre più libero e creativo, curioso e che vuole incuriosire, che ama i giovani e i meno giovani con offerte pensate ad hoc, e che si prende cura del suo pubblico coccolandolo, dopo i concerti, con degustazioni e leccornie. In questa edizione la musica popolare veste i suoni ora sfrenati ora malinconici del Neapolis Ensemble (per la prima volta in Toscana) o quelli pastorali delle zampogne giganti e assurge al rango di arte aristocratica; le contaminazioni contaminano sul serio e mischiano la musica colta con citazioni di rock progressivo, il jazz con il cabaret; la musica antica è quella sofisticata e magnetica del Trecento, la musica che ascoltava Spinello Aretino. E poi ancora, tra gli eventi ad ingresso gratuito,  l’incontro con un unico infiltrato non artista, Giovanni Minoli, autore e giornalista televisivo, intervistato da Salvatore Mannino, che presenterà un film pluripremiato, “La Storia sono loro”, amarcord della politica del dopoguerra (Salone delle Feste del Circolo Artistico, 30 novembre ore 21).

I Neapolis Ensemble aprono il Festival Giovedì 15 novembre (Serra Eventi Residenza Ca’ De Frati – ore 21) toccherà ai Neaplolis Ensemble aprire il festival con le sonorità allegre e travolgenti della musica tradizionale napoletana. Il carattere universale di questi canti e di queste musiche, il forte legame tra lo spirito colto e quello popolare e la varietà del repertorio permettono al gruppo di rappresentare un caso abbastanza raro nel panorama musicale attuale. Difatti il Neapolis Ensemble riscuote grandi consensi sia dalla critica che dal pubblico, sia quello dei festival classici che dei centri culturali, dei festival di musica antica o di quelli di musica popolare.
Il progetto Tangerine Tango Il Festival ha sposato la “filosofia” di Tangerine Tango  applicandola al progetto sul Tango d’autore che, iniziato lo scorso anno con il Flamenco Tango Neapolis, da quest’anno diventa un appuntamento fisso con i concerti del Reffrain Quartet, di Alda Dalle Lucche e del Quartetto Arabesque. Durante tutto il Festival e fino a Natale si potrà  visitare la mostra “Tangerine Tango” (fissa in sede, itinerante al seguito dei concerti), realizzata in collaborazione con grandi aziende della moda, del design e della bellezza: Melys, Giovanni Raspini, Dea Gioielli, Dior, Marionnaud, Ricerca, Art, Scortecci Corso Italia, Viapiana, Denise Lunettes, Tuttaluce, Braccialini, G-Loft, Rebibò e Vanity Pet.
 
Teatro ad Anghiari Domenica 2 dicembre alle 18 il Teatro di Anghiari ospiterà per la prima volta ad Arezzo La Vague, quel «duo terremoto tutto lustrini e paillettes che suona come un mare in tempesta e sul palco scalcia e galoppa come un cavallo di razza» : le loro performances sono un originale cross-over fra musica, teatro e arte performativa. Gruppo in continua evoluzione, si modella sulle esperienze di Francesca Pirami, cantante e attrice, e Alessandro Corsi, bassista-contrabbassista. Un duo basso e voce, arricchito da un universo di strumenti come la melodica, il kazoo, la mbira, la slide guitar, stomp-box guitar, e di ingegnose apparecchiature fatte a mano come i "rumorofoni".  Ancora giovani, stavolta aretini e provenienti dalle esperienze musicali più disparate: sono Matteo Cassi, Andrea Guerrini, Filippo Giusti e Giovanni Fabiani, gli Erucaliphus, che presenteranno lo spettacolo “Musica proibita”, commissionato dal Festival, unione dei generi più diversi compattati in modo originale e spazianti dalle musiche di Bartok a quelle di Beethoven, dai Pink Floyd a quelle degli stessi Erucaliphus (Teatro Comunale dei Ricomposti di Anghiari, 7 dicembre ore 21).
 
La chitarra multietnica contemporanea Il chitarrista Giorgio Albiani, tra i concertisti più estrosi, presenterà un concerto assolutamente non banale, ricco di musiche appositamente commissionate: “Aire Mediterraneo. Musica dall’Atlante al Caucaso”,  un viaggio dall’Africa al Caucaso,  storie di terre lontane e diverse bagnate dallo stesso mare ma raccontate dal suono di una chitarra. E create da compositori marocchini, italiani, turchi, bosniaci, francesi e spagnoli, tra gli altri Jussef Kassimi Jamal, Roberto Rossi, Roland Dyens e Â??k Veysel ?at?ro?lu(Salone delle Feste del Circolo Artistico, 13 dicembre ore 21).
 
La musica al tempo di Spinello L’ensemble Orientis Partibus per il Festival di Arezzo ha, invece, preparato il concerto esclusivo “L’umana virtù e la ricerca del vero. La musica al tempo di Spinello Aretino”, una imperdibile cavalcata musicale in quelle musiche che fecero da colonna sonora alla vita e alle opere di Spinello Aretino: verranno eseguite nella Chiesa della SS. Annunziata, scelta obbligata e ispirata dalla schiera di angeli musicanti con cui il grande artista aretino incorniciò l’Annunciazione dipinta sulla facciata, vanto perenne di via Garibaldi (Chiesa della SS. Annunziata, 14 dicembre ore 21).
 
Il Concerto di Natale con Peppe Servillo e Ambrogio Sparagna L’appuntamento è per il 18 dicembre  alla Badia delle Santissime Flora e Lucilla con l’attesissimo Concerto di Natale con “Fermarono i cieli”,  canzoncine spirituali di Natale di Sant’ Alfonso de’ Liguori, in un contesto gioioso di antiche novene, pastorali e canti popolari del Natale. Lo spettacolo propone  alcuni di questi canti religiosi popolari  ed altri appositamente composti da  Ambrogio  Sparagna affidandoli  all’interpretazione originalissima di Peppe Servillo, del coro Quinta Aumentata, dallo stesso Ambrogio Sparagna accompagnato dagli strumentisti Marco Tomassi e Erasmo Treglia.  Tra gli strumenti dell’organico, spicca la zampogna gigante, un modello di straordinarie proporzioni (è alta quasi due metri) diffusasi nel regno di Napoli a partire dalla fine del Settecento.
 
I concerti nell’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Redi” Un legame speciale, lega il Festival alle scuole del territorio.Dopo i concerti dello scorso anno nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico “Buonarroti”, quest’anno tocca all’Auditorium del Liceo Scientifico “Francesco Redi” ospitare due dei concerti più “estremisti”, rispettivamente quello dei La Vague (Spettacolo fatto a mano: il cabarert proposto ai giovani, 3 dicembre ore 11) e Orientis Partibus (Musica e Poesia al tempo di Spinello Aretino, 15 dicembre ore 11).
 
I promotori A rendere possibile l’evento Arezzo Città del Vasari e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Teatro dei Ricomposti e l’associazione Pro Anghiari, oltre che il sostegno principale di Caffè River e di Unoaerre, 2 M, Chimet, Tenuta Sette Ponti, Gimet Brass, Dea Gioielli, Letizia Viaggi, Menchetti, Istituro Metronotte Città di Arezzo, Lungarno 23, Via Piana, Residenza Ca’ de Frati e Quench Acqua e Vino. 

Articolo precedenteIn Toscana arriva una Farfalla di rosso per la valorizzazione del vino
Articolo successivoSpending review, Province pronte allo scontro: «Stop al riscaldamento nelle scuole e più vacanze per gli studenti»