saldi3132.jpgAl via i saldi invernali 2016 in Toscana. Per quest’anno Confcommercio Toscana stima una spesa media di 385 euro a famiglia, concentrata soprattutto in scarpe, capispalla, abbigliamento per bambini. «Il settore abbigliamento – ha sottolineato Federica Grassini, presidente regionale Federmoda – ha già visto una lieve ripresa durante l’autunno. Siamo ancora molto, molto lontani dai livelli pre crisi, sia perché le famiglie ancora non percepiscono significativi miglioramenti economici, sia perché la stagione eccezionalmente mite non ha invogliato all’acquisto di cappotti, sciarpe, guanti e attrezzatura da sci. Le temperature stanno tornando ad abbassarsi e i saldi faranno quindi registrare una spesa media più alta di circa 15 euro a famiglia, e saranno un buon banco di prova per capire se anche l’abbigliamento sia fuori dalla lunga crisi che ci ha fortemente penalizzati».

Saldi in Toscana Il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni ha sottolineato che «il basso prezzo del petrolio, insieme a un pur minimo taglio alle imposte da parte del governo metteranno qualche soldo in più in tasca ai consumatori, e la fiducia sta certamente risalendo la china. Gli esercenti sono molto ottimisti – ha concluso Marinoni – ma aspettiamo ad esultare: la vera ripresa la avremo se i provvedimenti del governo faranno breccia nel sistema soffocante di tassazione privata e di imposizione fiscale alle imprese, che finalmente potranno tornare ad assumere, innescando un circolo virtuoso permanente per tutto l’arco del 2016».

Saldi a Firenze Ottimista in vista dei saldi che partono oggi è la Confesercenti Firenze.  In particolare viene sottolineato come quello dell’abbigliamento è settore che, più di altri, ha sofferto gli anni della crisi, con una perdita di fatturato, negli ultimi 7 anni di oltre il 20% sembra essersi rialzato con le vendite natalizie 2015 (+2%). «Si è tornati, infatti, proprio quest’anno, a preferire capi e soprattutto accessori abbigliamento per il tradizionale regalo di Natale a parenti ed amici, con conseguenze importanti per la tenuta di questa tipologia di imprese -ha commentato Franco Frandi Presidente Fismo Confesercenti Area Metropolitana -. Sono rimaste invece al palo, purtroppo, causa il caldo anomalo di questo dicembre, le vendite dei capi pesanti, soprattutto piumini, giacconi lana (e non) e giacche. È proprio su tale tipologia di prodotto, soprattutto il piumino che ha avuto, negli ultimi anni, un vero e proprio boom sul mercato, che si concentreranno, presumibilmente, le “attenzioni” del consumatore con l’avvio dei saldi Ciò soprattutto se verranno confermate le previsioni meteo che parlano, proprio in concomitanza dell’Epifania, di un brusco calo delle temperature», ha concluso Frandi.

Articolo precedenteOmessa vigilanza. Banca Etruria, AssoTutela denuncia la Consob
Articolo successivoTurismo in Toscana. Gli extralberghieri chiedono tutele alla Regione