Affluenza continua e costante di clienti e vendite in linea con lo scorso anno in tutta la Toscana: questi i primi dati sui saldi raccolti da Confcommercio Toscana nelle province. Particolare il caso di Siena, dove l’inizio dei saldi estivi e’ coinciso quest’anno con il Palio della Madonna di Provenzano.


La fotografia – Secondo Andrea Nardin, direttore regionale Confcommercio ”La ridotta capacita’ di spesa del consumatore medio fa contrarre gli acquisti nella stagione ordinaria e, con questi, i margini di guadagno per il commerciante. Con una data dei saldi estivi anticipata come quella di quest’anno, poi, la propensione all’acquisto a maggio e giugno inevitabilmente diminuisce. Sara’ ora nostro impegno rappresentare presso le sedi dell’Amministrazione Regionale la legittima esigenza delle imprese che chiedono di spostare in avanti la data dei saldi”. E sulla costa? A Livorno e zone limitrofe, come anche in provincia di Massa, le vendite per i primissimi giorni sono risultate invariate rispetto al 2010. ”A Massa la prima settimana di saldi – commenta il vicedirettore provinciale Confcommercio – i negozianti hanno tenuto aperto anche il lunedi’ mattina ma non c’e’ stata folla”. Situazione essenzialmente stabile anche a Pisa, dove un’indagine della Confcommercio locale presso un nutrito numero di commercianti fa registrare valori in linea con l’estate 2010: nessun crollo vertiginoso e nessuna abbuffata. In leggera diminuzione la vendita di accessori per uomo (-5%), mentre reggono i prodotti classici (camice, maglieria, pantaloni), e mostra un leggero aumento l’abbigliamento donna e bambino (+3%). Oltre il 70% degli intervistati dichiara aspettative positive per il resto del periodo delle vendite.


Shopping russo a Forte dei Marmi – Nemmeno in salotti buoni come Forte dei Marmi la domenica di apertura ha portato grossi miglioramenti rispetto al 2010. In Versilia non si vedono ancora molti turisti locali, che arriveranno dai primi d’agosto, mentre e’ ormai una realta’ consolidata il flusso turistico dalla Russia, che influenza pero’ soprattutto le vendite della collezione invernale, e non quelle dei saldi estivi. Russi a parte, i turisti stranieri hanno ultimamente, come gli Italiani, meno soldi da spendere.


Il boom delle grandi catene – Altra questione riguarda ormai la diversa composizione dell’offerta: anche nei centri delle citta’ d’arte e delle cittadine di provincia coesistono da tempo tipologie di negozi molto diverse tra loro; accanto ai pochi negozi tradizionali sovrabbondano franchising, monomarca, catene piu’ o meno importanti, imprese straniere, medie superfici di vendita, e non ultimi i banchi dei mercati settimanali. E ogni tipologia adotta le sue strategie per battere la concorrenza. ”Spesso il consumatore resta un po’ disorientato – avverte Andrea Nardin – perche’ sente parlare di avvio dei saldi, mentre molti negozi del centro hanno terminato poche ore prima una cosiddetta vendita promozionale, con tanto di enormi vetrofanie molto simili a quelle delle svendite di fine stagione”.


Aperture straordinarie – Intanto il piccolo commercio, con il sostegno dei comuni, prova ad attirare e fidelizzare i clienti con aperture straordinarie e diversificazioni degli orari, che sperimentano in questi giorni i primi successi. Arezzo, dopo la folla del 7 luglio, replica il prossimo giovedi’, sera in cui i negozi saranno aperti anche a Pistoia, e fino al 4 agosto. A Livorno la serata di apertura e’, fino al 22 luglio, il venerdi’. E il centro storico di Grosseto sara’ aperto tutti i giovedi’ di luglio e agosto.


Siena

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