FIRENZE – La tecnologia applicata alla chirurgia ha fatto un altro miracolo. A una donna è stata preservata la milza grazie al ricorso alla stampa 3d, integrato all’approccio laparoscopico minimamente invasivo.

L’intervento è stato fatto all’ospedale fiorentino San Giovanni di Dio e, “a conferma del successo tecnico” dello stesso, spiega la Asl Toscana centro, la paziente è stata dimessa il secondo giorno postoperatorio.

L’operazione si era resa necessaria a causa di un patologia rara, un aneurisma dell’arteria splenica, ovvero una dilatazione anomala dell’arteria che irrora la milza, che può essere letale ed è necessario per trattarla efficacemente anche l’asportazione della milza. “L’utilizzo della stampa 3D per creare un modello fatto su misura su paziente e per avere una pianificazione precisa dell’intervento – si spiega dalla Asl -, ha giocato un ruolo cruciale”: “Ha potuto fornire preziose informazioni sia prima che durante l’intervento, contribuendo al suo successo”.

La tecnica utilizzata per l’intervento si basa sulla ‘esclusione’ dell’aneurisma mediante sua legatura. “Preservare la milza in casi del genere è spesso impegnativo, soprattutto quando l’aneurisma entra quasi nella milza – si spiega -. Tuttavia siamo riusciti a preservare l’organo escludendo un grande aneurisma dell’arteria splenica”.

Quello sulla giovane donna, spiega l’Asl, “è stato solo l’ultimo intervento di successo che dimostra l’eccellenza in Toscana della chirurgia vascolare e della chirurgia generale del San Giovanni di Dio e l’impatto positivo dell’integrazione di tecnologie avanzate come la stampa 3D nella pratica chirurgica. Di recente sperimentazione da parte dei professionisti della chirurgia vascolare dell’ospedale, è anche la realtà aumentata, per un ulteriore miglioramento della cura del paziente e dei risultati”.

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