SAN GIMIGNANO – Cultura e turismo come vessilli di due città unite da radici antichissime, quelle del misterioso popolo etrusco. San Gimignano (Siena) e Volterra (Pisa) sono due città dalla bellezza eterna dove le voci polifoniche si mixano in un coro all’unisono: due scrigni-gemelli, fra i più visitati e amati dai turisti di tutto il pianeta, che si ritrovano ad affrontare nuovamente la grande sfida con la stagione turistica dopo un anno marchiato dall’assenza dei visitatori.

Bilanci, nuovi progetti all’orizzonte e idee che iniziano a condensarsi nello stesso frullatore: agenziaimpress.it ha intervistato l’assessora a cultura e turismo del Comune di San Gimignano Carolina Taddei e l’assessora al turismo del Comune di Volterra Viola Luti.

Assessore, partiamo con il 2020 e quanto di terribile ha portato in dote non solo a livello sanitario, ma anche per gli effetti economici in due città che hanno in turismo e cultura la loro locomotiva di sviluppo. Quali e quante cicatrici lascia questo anno e mezzo stravolto dalla pandemia per due città turistiche?

Taddei: “In termini di arrivi e partenze la percentuale in perdita è alta e sfiora l’80%. Vien da sé che anche le casse comunali ne abbiano risentito, dato la mancanza di introiti per la tassa di soggiorno sospesa, per i parcheggi, per i musei. Siamo riusciti a farcela e a non andare in dissesto. I ristori governativi nel 2020 hanno indubbiamente tamponato una parte di questa emorragia ed ora, essendo un Comune che rientra nella lista del Patrimonio Unesco, vi sarà a posteriori possibilità di recuperare introiti. In linea di massima, se dovessi riassumere questo ultimo anno in una frase, direi che siamo riusciti a rimanere in piedi”.

Luti: “A Volterra sono mancati sostanzialmente sei mesi di stagione estiva nel 2020, dato che la città ha buoni flussi anche a primavera e in autunno e in bassa stagione riusciva ad attrarre turisti, sia italiani che stranieri. Così come è mancato il turismo che gravita nel periodo natalizio. In alcuni mesi estivi, abbiamo raggiunto vette in termini di presenze e di visite museali anche al di sopra del 2019, ma anche per quanto riguarda Volterra, i ristori hanno aiutato molto ma non colmato il vuoto. Il secondo lockdown ha finito poi per generare ulteriori difficoltà a causa delle chiusure”.

Torniamo all’oggi: qual è l’orizzonte di ripartenza per le due città?

Luti: “Continuiamo a muoverci in un campo minato, fra normative che cambiano, incertezze sull’arrivo dei ristori e la difficoltà a programmare eventi o kermesse. Intanto abbiamo riaperto siti archeologici e musei con un biglietto unico a 7 euro e i bus turistici potranno entrare gratuitamente. E stiamo cercando di creare un cartellone con la flessibilità alla quale la situazione pandemica ormai ci ha avvezzati. Avremo sicuramente l’evento teatrale in carcere della Compagnia della Fortezza e il festival internazionale al teatro romano ed anche il Comune metterà in piedi iniziative e mostre. Il calendario eventi in questo momento è in itinere perché il problema non riguarda solo norme che potrebbero o potranno cambiare, e penso al coprifuoco, ma anche i costi. Altrimenti il rischio per un’associazione che vuole imbastire un evento è di farlo, ma completamente a rimessa”.

Taddei: “L’Estiva si farà, con un budget molto ridimensionato e avrà come location il Parco della Rocca. Sarà un’Estiva tutta sangimignanese, incentrata sulle nostre associazioni culturali con le quali stileremo il cartellone. San Gimignano ha un tessuto associazionistico molto vivace, ma che ancora si porta addosso le ferite della pandemia. Per questo l’Estiva sarà pensata non solo per dare un’offerta culturale e turistica a coloro che visiteranno la città, ma anche per sostenere il nostro tessuto culturale. In parallelo, continueremo con gli eventi online, adottando una formula ibrida per il cartellone, perché la rete ci ha consentito di arrivare a tutti in questo anno. Creeremo appuntamenti fissi per il mercoledì e proprio il 19 maggio ci sarà un evento, in presenza, a porte chiuse, dedicato alla nostra Vernaccia”.

Le due città sono strette sotto l’egida dello stesso ambito turistico che lega Valdelsa e Valdicecina: quali sono i progetti in termini di ambito che vedranno presto la luce?

Taddei: “Durante questa settimana lanceremo un video promozionale che tiene insieme tutti i territori dell’ambito turistico. Sarà un video che avrà, nel suo fulcro, le famiglie come target di riferimento. Nello specifico, con Volterra da tempo lavoriamo su un percorso incentrato sull’arte contemporanea da godersi open air”.

Luti: “Il progetto di arte contemporanea è un’idea che portiamo avanti in maniera convinta con San Gimignano, con l’obiettivo di fornire una chiave di lettura diversa dei nostri territori. Per quanto riguarda l’ambito turistico, crediamo che almeno la prima parte di stagione turistica sarà di prossimità: quindi saremo pronti a accogliere le famiglie con visite e percorsi ad hoc”.

Capitolo turismo straniero: nel 2020 si sono affacciati per lo più turisti da Paesi confinanti con l’Italia. Cosa potrebbe accadere nell’estate 2021?

Taddei: “Credo nel ritorno dei visitatori dagli Stati Uniti d’America, forse non subito ma da settembre. Ci sono già i primi interessamenti e qualcosa inizia a muoversi. Anche questa estate ritroveremo sicuramente molti turisti italiani, una platea sicuramente più esigente rispetto a quella straniera. E’ presto per fare previsioni, dobbiamo mettere in conto anche il fatto che alcune attività che gravitano nel settore turistico non hanno riaperto”.

Luti: “Come ho detto, partiremo sicuramente con un turismo a ‘corto raggio’, non solo toscano ma anche dal Nord Italia e dalle Regioni più vicine alla Toscana. Confido, come nel 2020, nell’arrivo dei turisti europei, soprattutto da quei Paesi che possono raggiungere l’Italia in auto. Le prenotazioni, in particolare negli agriturismi, già iniziano a fioccare per l’estate nel nostro Comune”.

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