Ci sono anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il governatore della Toscana Enrico Rossi tra i politici e le personalità toscane che hanno aderito a una lettera-appello a Marco Pannella nella quale si condividono i motivi della sua protesta, lo si invita a interrompere il digiuno e si promette al leader radicale che i firmatari intraprenderanno, per un giorno, a staffetta, uno sciopero della fame.

La lettera-appello All'iniziativa, partita dal consigliere regionale del Pd Enzo Brogi in accordo con i radicali fiorentini, hanno aderito anche, si spiega in una nota, Marco Taradash, consigliere regionale del Pdl, i musicisti Erriquez Greppi e Dolcenera, il regista Alessandro Benvenuti e il vignettista Sergio Staino. «Caro Marco – si legge nella lettera – indipendentemente dalle posizioni e dai programmi del partito Radicale, che si possono condividere o non condividere, i motivi che ti hanno determinato a minacciare prima, e a intraprendere ora un nuovo digiuno, questa volta totale, non possono non essere condivisi. Le tue richieste sono giuste e legittime, nella loro immediatezza oltre che nel loro contenuto. Da dieci giorni – si legge ancora – seguiamo con seria preoccupazione i bollettini medici sul tuo stato di salute e proprio per questo vogliamo farci carico della lotta per l'amnistia, per la giustizia e per la libertà, per il ripristino della legalità e del rispetto della dignità all'interno delle nostre carceri».

La staffetta I firmatari spiegano che «armati di nonviolenza, con i nostri corpi, con il ruolo che ricopriamo, intraprenderemo, a staffetta, uno sciopero della fame, sperando, con forza e caparbietà, che il Parlamento italiano conceda un provvedimento di amnistia e si attivi con atti urgenti per porre rimedio all'emergenza carceraria».

Lo sciopero Pannella dalla mezzanotte del 10 dicembre è in sciopero della fame e della sete per ottenere l'amnistia e il diritto di voto dei detenuti. Ieri ha accettato la prescrizione della somministrazione di terapia idratante, per via endovenosa.

Articolo precedenteVal d’Orcia da Oscar. Dal “Gladiatore” a “La meglio gioventù” a Pienza in mostra i “dietro le quinte” più famosi
Articolo successivo“Mamma, hanno preso i ladri”. Sei albanesi fermati a Siena, stavano preparando i colpi di Natale