SIENA – “Un sindaco con una visione illuminata che ha cambiato, indirizzandola, la storia di Montalcino e dandole l’impronta per quella che oggi è, la città del Brunello. Con la scomparsa di Ilio Raffaelli, perdiamo un riferimento”.

Così Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino sulla scomparsa di Ilio Raffaelli, sindaco di Montalcino dal 1960 al 1980.

“Raffaelli, attraverso la sua figura, ha saputo rappresentare un’intera comunità facendo, da amministratore, scelte decisive per accompagnare lo sviluppo economico di Montalcino, legandolo al mondo del vino. Un riferimento a cui ha guardato, fin dalla sua fondazione, anche la nostra associazione per la straordinaria visione che ha accompagnato la sua opera testimoniata anche da un’importante produzione editoriale a testimonianza della memoria del suo territorio”.

“Con la scomparsa di Ilio Raffaelli Montalcino perde una delle sue figure di riferimento, una tra le più illuminate e lungimiranti della storia recente. Persona sempre lucida, concreta e vera, Raffaelli ha guidato la nostra comunità per venti anni da sindaco – dal 1960 al 1980 -, avendo sempre come obiettivo principale l’interesse collettivo con una visione che ci ha proiettati nel mondo come ‘città dei primati’ come Ilio definiva la nostra Montalcino. Custode della nostra storia, ci ha lasciati come testimonianza di una vita vissuta da protagonista, una produzione editoriale che rappresenta il patrimonio identitario della nostra futura memoria. Alla sua famiglia la vicinanza di tutta la nostra comunità”.  Così Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino e Senatore della Repubblica.

 

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