Franco Vaselli, giornalista, per anni corrispondente dell’Ansa nel mondo in Europa, America Latina, Asia, è scomparso all’età di 80 anni. Aveva iniziato la sua attività a Siena, alla redazione de La Nazione alla metà degli anni Sessanta.
Da corrispondente e inviato aveva seguito grandi avvenimenti internazionali, dalle Olimpiadi ai mondiali del 1982 in Spagna vinti dall’Italia, fino alle crisi in Salvador, Nicaragua, Argentina, Cile, Cuba, Brasile, Haiti. Per anni era stato corrispondente in Cina e in Brasile fino diventare capo della redazione Esteri e quindi dell’Ufficio centrale dell’Agenzia fino a diventare vicedirettore.
Era un amico di agenziaimpress.it e di agricultura.it. Alla moglie, ai figli e alla famiglia vanno le nostre più sentite condoglianze. I funerali si svolgeranno nella sua Serre di Rapolano giovedì 18 dicembre alle ore 15.30 nella chiesa di San Lorenzo.
LE SUE ORIGINI NEL SENESE
Originario del mio stesso Comune, Rapolano Terme, anche se lui teneva sempre a precisare di essere nato a Serre di Rapolano, lo avevo conosciuto nei primi anni Duemila anche se ne avevo sempre sentito parlare, quasi come un mito. Poi, specie dopo la sua pensione, avevamo preso a sentirci di tanto in tanto e vederci ogni volta che veniva a trovare la sua famiglia nel senese.
GLI ESORDI NEL GIORNALISMO
Già ai primi anni Novanta, quando mi avvicinai alla Nazione, all’epoca fu Giulia Saracini fu mi raccontava di questo gran signore, persona perbene, serio e professionale, che insieme a lei aveva mosso i primi passi nella allora giovane redazione senese, nata nel 1960 e guidata dal professor Giorgio Chiantini. I rapporti tra i due devono essere sempre stati forti, come racconta Giulia, considerato che anche una volta approdato alla redazione fiorentina dell’Ansa, Vaselli continuava a far trovare nella cassetta della posta dell giornale articoli per il Chiantini. Una sorta di ringraziamento per l’uomo che fin dagli esordi aveva creduto nelle sue capacità professionali. Una dote rara, oggigiorno, quella della riconoscenza. Del resto sempre a Chiantini aveva dedicato il suo ultimo libro, (“Se questo è l’uomo”, Cantagalli editore), che ebbi il piacere di organizzare a Siena nella sala della Biblioteca degli Intronati nel marzo del 2017 e sempre a lui ha dedicato, di recente, un pensiero nel corso della premiazione per i suoi “50 anni all’Ansa”. «Dedico questa medaglia a Giorgio Chiantini che ha creduto in me e mi ha introdotto alla Nazione di Siena».
I SUOI SCRITTI
Aveva scritto un libro particolare, nel quale ripercorreva molti avvenimenti che hanno segnato cinquant’anni della nostra storia: Cuba, Kennedy, la Cia, il Sessantotto, la Guerra Fredda, il Muro di Berlino, la guerra nel Golfo Persico e nei Balcani, fino agli scenari del nuovo millennio con i suoi esodi di massa, le sanguinose crociate. Quasi una sorta di storia dietro le quinte raccontata da uno che alcuni di quei fatti aveva raccontato in prima persona e con documenti di prima mano, alcuni anche inediti.
All’epoca avevo scritto alcune mie impressioni:
Ha giocato nella serie A della categoria. Ma non è di quelli cui piace mostrarsi, andare in tv a parlare di ogni argomento e fare opinione. Preferisce rimanere defilato, in seconda e forse terza fila, per osservare meglio e raccontare. Non entra nei fatti diventandone protagonista (brutto male della categoria) preferisce il margine. E racconta con modi asciutti e distaccati, mantenendo fede ai principi della professione. È stato ripagato da una brillante carriera che lo ha portato dalla sua Serre di Rapolano a transitare dalle colonne de La Nazione, redazione di Siena (ai tempi di Giorgio Chiantini, per chi conserva memoria di certa storia del giornalismo locale, cui il libro è dedicato), sino ad arrivare ai vertici dell’agenzia Ansa, capo dell’ufficio centrale, passando per corrispondenze prestigiose in giro per il mondo, inviato in Europa, America Latina, in particolare Brasile, Cina. Ha scritto libri e intervistato decine di leaders e personalità internazionali, politici, uomini di cultura e, forse, ha incontrato più di un agente segreto. [..] CONTINUA







