«La nostra città non lascia spazio all’odio e rigetta con forza questi gesti antidemocratici. In passato sono state fatte queste scritte contro di me e ho minimizzato derubricandolo al gesto isolato di un idiota. Oggi, in questo contesto invece, sono fortemente preoccupato e come ripeto da 10 giorni chiediamo che non venga autorizzato il corteo di Forza Nuova che vuole celebrare i 100 anni dei Fasci di combattimento anche per il rischio di infiltrazioni come già accaduto in passato in altre città». Lo ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni dopo che nella notte le sedi pratesi dell’Anpi e del Pd sono state imbrattate da svastiche e scritte fasciste. Appena saputo dell’accaduto questa mattina il sindaco si è diretto alla Casa del combattente, per esprimere solidarietà all’Anpi, e successivamente alla sede del Partito democratico.

Il sindaco: «Prato non lascia spazio all’odio e alla violenza» «Quanto è accaduto è vergognoso, come trovo violente e gravi le dichiarazioni contro la diocesi rilasciate da Forza Nuova – ha ripreso il primo cittadino -. Prato è una città democratica che rispetta ogni diversità di vedute, di posizioni politiche, di credo, ma solo nel perimetro dei valori della Costituzione. Prato non lascia spazio all’odio e alla violenza, alla xenofobia e alla mancanza di rispetto. Non resteremo mai indifferenti davanti a questi episodi, non permetteremo a nessuno di minare i principi fondamentali della nostra comunità». Il sindaco ribadisce la preoccupazione per la manifestazione annunciata da Forza Nuova e in programma sabato 23 marzo. «Ho massima fiducia nella competenza delle istituzioni chiamate a decidere sulla manifestazione – ha concluso Biffoni -, ma continuo a ripetere che la nostra città deve essere tutelata e non può in alcun modo essere messa a rischio da manifestazioni così provocatorie e pericolose per l’ordine pubblico».

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