foto Ansa
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Non è andata proprio come aveva pronosticato esattamente una settimana fa il produttore Rai che in Piazza della Signoria a Firenze aveva detto, al termine del vertice bilaterale Renzi-Merkel, che secondo lui il futuro Presidente della Repubblica avrebbe avuto il proprio destino legato all’ombra del Duomo del Brunelleschi ma diciamo che non molto ci manca. Infatti se è vero che Sergio Mattarella, neo capo dello Stato eletto, è nato il 23 luglio del 1941 a Palermo e, vive da anni a Roma, non vi dovrete stupire ad esempio se nel prossimo mese di settembre vedrete accampati furgoni televisivi, telecamere e giornalisti con registratori e taccuini in mano in pieno centro a Montecatini. Infatti difficilmente l’ex giudice costituzionale della Repubblica italiana cambierà le sue abitudini di vacanze estive che da almeno 40 anni sono quelle di trascorrere almeno due settimane nella nota località turistica termale toscana, ed esattamente all’hotel San Marco della famiglia Pucci.

Quel legame speciale con Montecatini «Gente bravissima, profondamente innamorata di Montecatini, elegante, raffinata, ma anche molto riservata – ha raccontato Francesco Pucci al quotidiano Il Tirreno poche ore fa – I Mattarella vengono al San Marco fin dagli anni ’70. Ero un bambino quando giocavo con i figli e quando, con la mia famiglia, seguimmo il telegiornale che parlava dell’assassinio del fratello Piersanti, per mano della mafia, il giorno dell’Epifania del 1980. Il nostro tre stelle è stato sempre una sorta di feudo di mia madre, Giovanna Tognazzoni, che li conosce benissimo. E ancora oggi ci vengono a trovare, talvolta anche solo per un saluto durante la pausa di un impegno istituzionale». Insomma ancora una volta la Toscana sarà protagonista indiretta della storia politica italiana.

Tutti i legami con la Toscana Il presidente del Consiglio Matteo Renzi del resto, nato a Rignano sull’Arno, e che abita a Pontassieve, nonché ex sindaco di Firenze, soltanto un’estate fa aveva scelto Forte dei Marmi come propria località vacanziera. E non è un segreto che è stato proprio il premier, toscano doc, a tessere il filo delle alleanze in Parlamento per arrivare all’elezione di Mattarella, coadiuvato da due corregionali, e sue spalle destra come il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti ed al Ministro per le riforme Maria Elena Boschi. Ma sono tanti i legami di Sergio Mattarella con la Toscana: ad esempio il suo punto di riferimento politico, anche perché amico personale del padre Bernardo, è sempre stato Giorgio La Pira, storico sindaco di Firenze, che l’attuale presidente del Consiglio Matteo Renzi cita almeno una volta in ogni suo discorso. La sua sponsor ed amica personale è Rosy Bindi, nata a Sinalunga e tifosa viola, che si è addirittura commossa quando il premier all’assemblea del Pd di mercoledì scorso ha avanzato la candidatura di Mattarella. Il miglior amico del Capo dello Stato? Piero Barucci, nato a Firenze ed ex Ministro del Tesoro nonché ex presidente del Monte dei Paschi di Siena. Ama i gatti Mattarella e ne possiede ben tre nella sua casa romana. I nomi? Dante, Boccaccio e Cimabue, si dice per la sua grande passione per l’arte e la scrittura. Sta di fatto che si tratta di tre artisti tutti e tre nati in Toscana. Insomma non ci sarà da stupirsi se già nei prossimi mesi qualche nuovo vertice internazionale possa tenersi a Firenze e dintorni, dove la sorte del 73enne palermitano sembra segnarsi.

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