Il Consiglio di amministrazione dell’Università di Siena ha approvato nella seduta di questa mattina il bilancio consuntivo relativo all’esercizio finanziario 2010. Dai dati emerge una situazione di forte criticità sebbene il trend si presenti in sostanziale miglioramento.


Il commento del Rettore, Angelo Riccaboni – “E’ stato approvato un bilancio che testimonia una situazione pesante e difficile dell’ateneo. Però il dato positivo è che c’è un trend in riduzione sia per quanto riguarda il risultato di competenza che presenta una situazione positiva, al netto della cessione de Le Scotte, che si attesta in una posizione negativa di 18 milioni ma comunque in netto miglioramento rispetto agli anni passati. Per quanto il disavanzo di amministrazione, cioè una misura piuttosto imprecisa dei debiti netti, abbiamo un disavanzo di 36 milioni netti, in netto calo rispetto agli anni precedenti”.


Siena nel contesto italiano – L’ateneo senese non è l’unico in Italia a trovarsi in difficoltà. È quindi necessario far avvicinare i dati a quelli delle altre università. Lo stato di crisi non dipende solo dalle singole strutture. “Ovviamente dobbiamo lavorare come se ci fosse lo scenario peggiore e quindi con il proseguimento dei tagli da parte ministeriale – ha concluso Riccaboni -. Nel 2011 prevediamo una riduzione di 15 milioni del finanziamento ordinario e quindi 20 milioni di differenza rispetto a due anni fa. Basta questo per dire che se ci restituissero il finanziamento di due anni fa, praticamente saremmo in pari”.


Scenari futuri – Il Rettore ha anche aggiunto che l’Ateneo può contare su un importante patrimonio immobiliare anche dopo le cessioni degli ultimi anni, San Niccolò su tutti. Gli organi di governo e dell’amministrazione sanno comunque che sarebbe da irresponsabili utilizzare i proventi dalle cessioni immobiliari per risanare il debito anche se, in casi di stretta necessità, questa rappresenta forse l’unica alternativa possibile.


AF – Siena

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