Divieto di utilizzo dei liquami e dello spandimento degli effluenti di allevamento. Lo prevede l’ordinanza n. 56 del 15 luglio emessa dal sindaco del Comune di Rapolano Terme, Emiliano Spanu, rivolta a titolari, conduttori e gestori di allevamenti e aziende agricole e ai proprietari dei terreni che, specie nelle località Sentino e San Gimignanello, hanno provocato particolare disagio e possibili danni alle attività turistico-ricettive limitrofe nonché alle famiglie residenti. L’ordinanza rimarrà in vigore fino a nuove disposizioni.
 
«Si mette fine a una situazione non più sostenibile – ha commentato il sindaco di Rapolano Terme Emiliano Spanu -, vista la forte vocazione turistica del territorio rapolanese e viste anche le numerose lamentele e segnalazioni giunte alla Polizia Municipale e al Comando locale dei Carabinieri.  La vicinanza territoriale di aziende agricole e attività turistico-ricettive impone l’osservanza di regole di buon senso, soprattutto per quello che riguarda la sanità pubblica della popolazione e dei visitatori. Con questa ordinanza – conclude Spanu -, si impone l’immediato interramento dei liquami già sparsi nei terreni al fine di eliminare gli effetti negativi prodotti, dalle esalazioni maleodoranti all’infestazione di insetti. Oltre a tutto questo, continuerà da parte nostra un continuo monitoraggio dell’attività svolta dalla centrale a Biogas che risulta la principale produttrice di tali componenti tutto questo a tutela del territorio, dei cittadini e dei nostri ospiti».

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