Cuadrado, Ljajic, Aquilani. A Marassi contro la Sampdoria non è servita la rete scaccia-guai di Romulo ma i tre si sono confermati per la seconda domenica conclusiva al gol, portando la Fiorentina al netto successo per 3-0 sui doriani. Sono loro i tre assi che Montella ha calato negli ultimi due turni (leggi) sul tavolo verde della rincorsa alla Champion’s League. Il Milan e il terzo posto sono sempre lì, a un punto: a 4 giornate dalla fine l’Europa che conta è un traguardo tangibile, alla portata di Firenze, se l’ultimo colpo di reni sarà efficace e decisivo.
 
L’assenza di Jovetic non si sente Se è vero che due indizi fanno una prova, allora le perle di Cuadrado e Ljajic insieme al perfetto inserimento di Aquilani sono la più bella notizia per una Fiorentina che ancora deve recuperare il miglior Jovetic. Il trio del gol viola non ha fatto assolutamente rimpiangere l’assenza del montenegrino che anche a Marassi non ha brillato: del resto si può capire, visto che Jo-Jo veniva da due settimane di stop forzato.
 
Il tris d’assi Cuadrado sta maturando in maniera impressionante e le sue giocate sono sempre di alta scuola. e se si muove la rete è anche meglio: per informazioni chiedere ad Aquilani che ha sviluppato ormai un fiuto del gol da attaccante di razza. La cosa che impressiona di più è forse l’esplosione – defintiva? lo vedremo poi – di Adem Ljajic: contro la Samp è arrivata la sua ottava realizzazione stagionale, l’assist per il 3-0 di Aquilani e soprattutto una prestazione matura e serena a discapito dei tanti cronisti e delle due telecamere che marcavano stretto lui e il suo ex allenatore Delio Rossi. «Non voglio parlare di questo ma solo della partita – ha detto il serbo ai microfoni di Sky nel post-partita – perché abbiamo ottenuto una vittoria importante in chiave Champion’s». In contemporanea, a Stadio Sprint su Rai 2, anche Delio Rossi metteva una pietra sopra alla scazzottata sulla panchina viola della passata stagione (leggi): «Non ci siamo salutati ma è come se lo avessimo fatto. Su quell'episodio ho già chiesto scusa a lui e a tutti. E' un ragazzo molto giovane che col tempo sta diventando più maturo. I ragazzi bisogna saperli aspettare. Gli faccio i complimenti».
 
La domenica perfetta della Fiorentina Tornato a planare, e acclamato dal pubblico di fede blucerchiata, l’Aeroplanino Vincenzo Montella è stato forse colui che si è goduto maggiormente il successo e l’importanza di vedere ancora una Fiorentina lì, a stretto contatto con il Milan: «E' una domenica perfetta per me e per la squadra. La squadra ha disputato una prestazione di maturità – ha detto il tecnico viola che già si proietta al futuro ma mantenendo ancora i piedi ben saldi a terra. Chissà che non sia proprio questo il segreto della Viola, al di là del tris di assi calati nelle ultime due uscite -. Naturalmente siamo consapevoli che sarà difficilissimo ripetere un’annata come questa. Chi ha una gestione di portafoglio tre volte diversa dal nostro non potrà che fare una squadra, almeno sulla carta, con giocatori già evoluti. Io l'unico modo che conosco per fare l'ultimo saltello è comprare giocatori non da costruire, ma di primo livello. Siamo una società che conosce benissimo la nostra dimensione».

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