Mantenere gli uffici postali in Toscana. Questo l'obiettivo di due distinte mozioni, con primo firmatario Ivan Ferrucci del Pd e l'altra proposta da Stefano Mugnai del Pdl, approvate oggi all'unanimità dal Consiglio regionale.
 
Confronto necessario La prima mozione, preso atto di 174 uffici postali (leggi) a rischio chiusura in Toscana, impegna, tra l'altro, la Giunta regionale a farsi promotrice verso Poste Italiane, delle esigenze del ''mantenimento di un servizio essenziale quale quello offerto dagli uffici postali'', e ''sollecitare Poste Italiane a non procedere alla chiusura senza un previo confronto con le amministrazioni locali'' chiedendo inoltre di ''valutare nuove forme di collaborazione assieme alle amministrazioni locali nell'espletamento di alcuni servizi essenziali laddove l'azienda sia intenzionata a non proseguire l'attività''.
 
Ricorso all’autorità di vigilanza Il secondo documento, incentrato sul futuro dei servizi postali in Toscana e in particolare nell'aretino, impegna la Giunta toscana a convocare la direzione regionale di Poste Italiane per ''elaborare un accordo che scongiuri i disagi alla popolazione e prospetti una soluzione alternativa ai tagli occupazionali'' nonche' a segnalare il caso ''all'Autorit° di vigilanza governativa competente che valuterà' se applicare le relative sanzioni a carico di Poste Italiane''.
 
 
 
 

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