taxiTornano in funzione le centraline telefoniche dei taxi a Firenze. Entrambi i numeri delle auto bianche, 4390 e 4242, sono diventati di nuovo attivi nel pomeriggio di oggi: staff di tecnici, hanno spiegato i tassisti, sono stati impegnati fin da stamani per risolvere il ‘guasto tecnico’, così come definito dai tassisti stessi, che ha reso inaccessibili i numeri per tutta la giornata di ieri e nelle prime ore della giornata. Ma i disagi permangono e l’attesa per mettersi in contatto con un’auto resta al momento ancora lunga. Ieri il problema si è verificato poche ore dopo l’annuncio, da parte del Comune, di una delibera per organizzare nel giro di alcuni mesi, un bando per 100 nuove licenze taxi, prospettiva da tempo ventilata dall’amministrazione ma fortemente osteggiata dai titolari delle auto bianche, che, riuniti in assemblea ieri, hanno dichiarato lo stato di agitazione contro il provvedimento chiedendo un incontro urgente con il sindaco Dario Nardella. Il sindaco oggi si è detto «disponibile», ma «solo qualora terminerà il disservizio che sta colpendo la città in queste ore», come ha spiegato a margine di una iniziativa.

Aduc: «Quel che oggi non viene risolto, si ripresenterà in modo sempre più drammatico domani» Nel frattempo l’Aduc, l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori, ha emesso nel pomeriggio odierno un comunicato fra l’ironico ed il determinato, attaccando le associazioni dei tassisti,  il sindaco Nardella ed anche il Prefetto di Firenze, Alessio Giuffrida. «Ma guarda un po’. Dopo che per settimane i rappresentanti dei tassisti hanno minacciato, e continuano anche oggi, a minacciare cose incredibili se il Comune insisterà per queste 70 licenze in più, quando l’amministrazione di Palazzo Vecchio dice che ha già deciso, ecco che i centralini di entrambe le società si guastano». «Qui- ha sottolineato Vincenzo Donvito, presidente dell’associazione- più di qualcuno fa il fesso. I tassisti che ci raccontano queste storielle da un parte e dall’altra Comune e Prefetto che dicono che faranno indagini pur a fronte della flagranza in corso del reato. Il Comune di Firenze tira a campare così come per la questione della tramvia, dove invece di procedere contro chi ha raccontato frottole, si fa sapere che i controlli saranno serrati. Il Prefetto, invece, a conferma della sua inutilità istituzionale, sembra solo che si adegui. Il problema taxi nello specifico non è certo di semplice ed immediata soluzione. Ma se il Comune va avanti in questo modo, procrastinando sempre il problema e restando ostaggio delle corporazioni, 70 licenze o meno o più, quel che oggi non viene risolto, si ripresenterà in modo sempre più drammatico domani. Nardella deve passare alla storia per una svolta radicale. Cioè, non 70 licenze, ma niente licenze, liberalizzazione in cui l’amministrazione cittadina deve solo indicare i requisiti e le modalità tecniche per diventare fornitori di questo servizio».

Uiltrasporti: «Comportamento Comune schizzofrenico» Anche la Uiltrasporti non risparmia critiche rivolte a Palazzo Vecchio sulla vicenda taxi. «Il comportamento del Comune di Firenze è schizofrenico e inaccettabile – si legge in una nota diffusa proprio dalla Uiltrasporti –  Il metodo, invece,è arrogante e sicuramente controproducente. Non si prendono decisioni come quella di aumentare le licenze senza nessuna comunicazione in merito all’atto deciso dalla Giunta. Un atto unilaterale che avviene a trattativa ancora aperta, con un aggiornamento già concordato tra le parti e fissato per il 6 ottobre prossimo. Se lo stesso atteggiamento fosse stato tenuto da una controparte non ‘istituzionale’ avremmo già adito alle vie legali».

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