taxi«Trattativa interrotta». E’ l’esito del nuovo incontro fra l’assessore Giovanni Bettarini ed i rappresentanti delle associazioni di tassiste fiorentini di Socota e 4390, avvenuto questa mattina nella sede dell’assessorato allo sviluppo economico di Firenze. L’incontro era stato fissato per parlare dopo la decisione di Palazzo Vecchio di aumentare il numero di licenze per le auto bianche con autisti di oltre cento unità, ed i disservizi avuti nella prenotazione dei taxi dieci giorni fa.

Unitaxi: «I nostri diritti calpestati» «Non è andata bene, consideriamo la trattativa saltata, ci dispiace però non ci vengono offerti argomenti per perorare nel giusto modo gli interessi che rappresentiamo – ha spiegato Claudio Giudici presidente di Unitaxi – Siamo partiti col numero 100, siamo sempre a quel numero, in realtà la trattativa partiva con la legittima richiesta dell’aggiornamento delle tariffe che da otto anni silenziosamente questa categoria ha atteso. Dopo sette anni di crisi finalmente quest’anno riparte un po’ il lavoro. Lo riconosciamo, non riusciamo ad espletarlo nella maniera dovuta a causa di una cantierizzazione massiccia, un record per la storia fiorentina. Ci viene posto come contraltare di un aggiornamento tariffario di legge che ci spettava e che aspettiamo da sette anni, cento nuove licenze. Abbiamo fatto di tutto perché queste nuove 100 licenze in qualche modo potessero essere digerite in qualche modo dai lavoratori che fra tre anni si ritroveranno la concorrenza di un vettore che in questo momento è in costruzione, ovvero le linee 2 e 3 della tramvia. Abbiamo accettato anche il numero 100 ma chiedevamo di gestire il tutto in una maniera diversa, anche se per pochi numeri, per una dignita’ nostra e dei nostri associati.  Ora useremo tutte le armi e le iniziative che possono utilizzare i nostri associati per rivendicare diritti che sono stati calpestati. Ho l’impressione che stiamo entrando in una fase molto calda e questo mi dispiace».

taxiIpotesi nuovo sciopero dei tassisti E a chi ha chiesto a Claudio Giudici se possa avanzarsi l’ipotesi di uno sciopero dei tassisti, il presidente di Unitaxi ha risposto: «Penso proprio di si. Tra oggi o domani avremo un’assemblea generale dei tassisti fiorentini e rifletteremo su quali provvedimenti mettere in campo».

Il Comune: «Nostra proposta ragionevole, da loro rigidità eccessiva» A nome del Comune ha preso la parola subito dopo l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini. «Trattativa saltata? Noi abbiamo fatto tutta una serie di proposte che ci sembravano importanti– ha sottolineato l’assessore – Abbiamo detto una cosa importante che riconfermiamo: vogliamo delle auto in più per strada a Firenze e siamo rimasti fermi sul numero complessivo dei taxi in più che vogliamo, ma avevamo accettato delle altre proposte dei tassisti, ad esempio che di queste 100 nuove auto, 30 fossero licenze temporanee. Oggi ci sono state fatte ulteriori richieste sulle altre 70 ordinarie, che noi in parte abbiamo accettato, ma per una differenza di dieci auto loro hanno ritenuto di non accettare la nostra proposta. Noi abbiamo proposto 30 licenze temporanee subito, poi 50 ordinarie nella prima trance e le ulteriori 20 successivamente, dopo aver valutato gli effetti sul traffico fiorentino. Ci sembrava una proposta ragionevole anche perché abbiamo dato apertura sull’aumento delle tariffe, quello da cui è partita tutta la vicenda perché era stato richiesto dai tassisti. Ci è sembrata una loro rigidità eccessiva, abbiamo fatto anche un discorso legato alle 70 auto elettriche che ci sembrava importante di forte innovazione, c’è stato questo loro irrigidimento e noi ne prendiamo atto. Minaccia di un loro sciopero? Ognuno si prende le proprie responsabilità. Noi lavoriamo per far funzionare la città, se loro lavorano per non farla funzionare, se ne assumeranno la responsabilità. Ribadisco che abbiamo fatto tutto questo perché c’è un fabbisogno: ce lo dicono i cittadini, gli albergatori, i turisti che sono aumentati di due milioni e mezzo da quando è stato proposto l’aumento delle licenze».

Articolo precedenteSangue freddo. Interventi sui cadaveri, in Toscana si formano i medici di domani
Articolo successivoSiena d’autore. Il racconto della città a passeggio per le vie