epa05641499 Juventus' head coach Massimiliano Allegri walks on the Sanchez Pizjuan pitch, in Seville, Andalusia, Spain, 21 November 2016. Sevilla FC will face Juventus in a UEFA Champions League Group H soccer match at the Sanchez Pizjuan stadium on 22 November 2016. EPA/JOSE MANUEL VIDAL

Tutto in Toscana. Dalla serie A alla Lega Pro, passando per la Champions League. Favorita forse dalla migliore palestra di allenatori del mondo, il centro tecnico di Coverciano, sede dei ritiri delle Nazionale azzurre, da quella del c.t. Giampiero Ventura, alle Under 15, recentemente luogo di ritrovo anche della squadra di fischietti arbitrali della Fifa, diretti da un altro toscano, Pierluigi Collina, la Toscana domina nel calcio che conta, e potrebbe anche veder incoronato come miglior allenatore europeo quel Massimiliano Allegri, livornese, che il 3 giugno prossimo a Cardiff sfidera’ con la sua Juve, il Real Madrid per la finale di Champions League.

Tre tecnici toscani al vertice Andiamo pero’ con ordine: per il secondo anno di fila la serie A vedrà concludere nelle prime tre posizioni del campionato, squadre guidate da tecnici toscani, ovvero la già nominata formazione bianconera torinese, la Roma di Luciano Spalletti, nato a Certaldo, ed il Napoli di Maurizio Sarri, nato nella città partenopea ma cresciuto a a Faella, frazione del comune di Castelfranco Piandisco’ (provincia di Arezzo), dove ha ancora una casa. E che dire della serie B? Anche lì un’invasione toscana con la Spal di Leonardo Semplici, tornata in serie A sabato scorso dopo 49 anni, che ha come guida un allenatore nato e che vive ancora a Tavarnuzze, alle porte di Firenze. Giovedì prossimo poi potrebbe conquistare la matematica certezza dei play off promozione anche il Benevento, che ha come allenatore Marco Baroni, anche lui nativo di Tavarnuzze, e che fra le sue fila ha Cragno e Venuti nati a Firenze, e Camporese che è di Marina di Pisa.

Agroppi: «Sappiamo adattarci e siamo gente di mondo» Ma cosa rende la Toscana così speciale a livello di allenatori, visto che qui sono nati anche il c.t. mundial di ‘Germania 2006’, Marcello Lippi, Nedo Sonetti ed Eugenio Fascetti. «Siamo gente che sa adattarsi a qualsiasi contesto e siamo anche gente di mondo, che in un mondo particolarissimo come il calcio, non perde l’equilibrio ma magari con la battuta giusta, sappiamo sdrammatizzare-spiega il piombinese, Aldo Agroppi -Il migliore quest’anno è stato Sarri, che non a caso ha vinto la panchina d’oro ma Allegri ha saputo vincere senza Pogba e Spalletti ha trionfato nella sfida di nervi a distana con Totti. Non c’è niente da fare, dove ti giri, giri, ma alla fine qui devi venire a pescare se vuoi fare bene. Non è un caso che anche in altri sport, vedi il basket, il periodo storico dei successi di Siena è nato e cresciuto con Simone Pianigiani, che adesso si sta affermando anche al di fuori dall’Italia, ad esempio in Eurolega di pallacanestro».

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