Case torri, palazzi pietrigni, edifici patrizi. Perfino il singolo mattone: tra il XII e il XV secolo Siena fu il ‘paese delle meraviglie’ per la tecnica edilizia. A questo è dedicato il nuovo appuntamento con “Le Scoperte” in programma giovedì 4 settembre dal titolo““Il volto degli edifici – materiali e strumenti di lavorazione nell’architettura senese tra il XII e il XV secolo” (ritrovo ore 18 – Fonte Gaia).

Il passato raccontato dagli edifici – Le guide Federagit di Siena condurranno il pubblico alla ricerca di una fitta serie di particolari architettonici capaci di rivelare qualità e rilevanza degli interventi edificatori che hanno caratterizzato il passato di Siena. Dalle case torri, conchiuse in se stesse e al limite accorpate a formare un nucleo abitativo più espanso, ai quasi coevi palazzi pietrigni, fino alla codificazione del linguaggio trecentesco di pietra e mattoni, secondo i canoni fissati nella mole del Palazzo pubblico. Una lavorazione elegante e raffinatissima che non trova confronti con altre aree toscane ma neppure con altre zone d’Italia dove pure il mattone ha rappresentato un elemento costruttivo di grande pregio e importanza.

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