rapinaAssaltavano le banche vestiti da finanzieri e con barbe finte, hanno compiuto e tentato almeno 10 rapine, tra Toscana (Massa, Cecina, Lucca) e Liguria, ma sono stati traditi da una dentiera. Una traccia di dna trovata sulla protesi ha permesso di individuare un bandito e da lui ai complici: i Carabinieri di Savona hanno arrestato quattro persone. I colpi attribuiti ai rapinatori sono avvenuti tra luglio 2015 e marzo 2016 per un bottino di 145 mila euro.

La protesi apparteneva a uno dei 4 arrestati già conosciuto dagli inquirenti I quattro sono accusati di rapina, ricettazione di auto rubata e detenzione di armi (quattro le pistole sequestrate). La dentiera era stata trovata su un’auto rubata usata dai rapinatori dopo un colpo a Chiavari nel novembre scorso. La protesi apparteneva a uno dei 4 arrestati già conosciuto dagli inquirenti. Il suo cellulare è stato messo sotto controllo permettendo di individuare gli altri componenti della banda, anche loro con precedenti penali. L’indagine era partita dalla rapina alla Cassa di risparmio di Savona a Noli (27 luglio, 15 mila euro). A loro sono attribuiti anche i colpi, sempre in banche a Marina di Massa (31 luglio), Massa (7 agosto), Cecina (28 settembre), Lucca (22 ottobre), Chiavari (23 novembre), Cecina (28 dicembre) e in altre città. I malviventi si muovevano anche con auto pulite, noleggiate o prestate da amici a cui apponevano targhe rubate. In occasione dei colpi, i mezzi per la fuga erano sempre preceduti da auto non rubate che facevano da staffetta. I rapinatori cambiavano spesso anche le utenze dei cellulari e questo ha complicato le indagini i movimenti.

 

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