FIRENZE – “Dobbiamo lavorare come una squadra fra i Comuni di Firenze, della piana fiorentina e di Prato, perché la moderna Fi-Po possa avere le adeguate dorsali di mobilità sostenibile”.

Una convinzione che il presidente regionale Eugenio Giani ha ribadito stamani, nel corso del convegno ““Prospettiva Fi-Po”. “Ciò significa – ha proseguito il governatore – una prospettiva di governo della Regione che si basi sul dialogo e il rapporto stretto con Comuni, categorie economiche e sindacato in una dimensione di area integrata e urbana fra Firenze e Prato, allargata alle potenzialità di ulteriore coordinamento con l’area fra Prato e Pistoia”.

Gli argomenti e le relazioni del convegno sono l’inizio di un percorso. “Ci daremo appuntamento ogni sei mesi – ha assicurato Giani – per una conferenza di area urbana integrata che verifichi il proseguo dei lavori e gli step del cronoprogramma”. Firenze, Scandicci, Prato, Signa e Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Sesto, Calenzano, Poggio a Caiano e Bagno a Ripoli già costituiscono, rimarca il presidente, un contesto abitativo, economico e sociale fortemente integrato; necessitano però, sul piano della mobilità, infrastrutture all’altezza della quinta area urbana italiana: una mobilità sostenibile per cui serve una visione strategica che la giunta regionale in collaborazione coi Comuni vuole mettere in campo.

“Un contributo – ha aggiunto Giani – capace di offrire una quadro strategico che raccolga l’impostazione, attualizzata nei tempi, concepita sessanta anni fa da Edoardo Detti con il Piano intercomunale Firenze-Prato del 1962”. Lo sviluppo del sistema tranviario fiorentino, attualmente limitato ai comuni di Firenze e Scandicci, si articola su quattro linee. Con i fondi del Pnrr è stato finanziato il collegamento con Campi Bisenzio attraverso il passaggio dalla stazione Leopolda alle Piagge e dalle Piagge al cuore del comune campigiano. I lavori, da completare entro il 2026, sono stati aggiudicati e presto si apriranno i cantieri.

Alla tranvia si aggiunge il metro tram verso Prato, evoluzione del progetto di quindici anni fa: si snoderà da Peretola al centro Pecci passando per l’Osmannoro e lambendo Capalle, un percorso da coprire in 15-20 minuti con fermate, distanti circa un chilometro l’una dall’altra, meno ravvicinate dunque rispetto alla tranvia fiorentina.

Giani si è soffermato quindi sul potenziamento autostradale, facendo riferimento al protocollo sulla terza corsia sottoscritto insieme al Ministero delle infrastrutture e l’ad di Autostrade Roberto Tomasi. Anche in questo caso sono due i lotti: da Firenze Peretola a Prato e da Prato a Pistoia, per dare risposta alla domanda in crescita. “La terza corsa da Prato a Pistoia sarà di aiuto alla mobilità sostenibile – ha evidenziato il presidente – così come l’entrata in funzione, da qui a un anno e mezzo, il raddoppio ferroviaro fra Pistoia e Montecatini della linea oggi ad unico binario grazie la nuova galleria a Serravalle Pistoiese”.

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