FIRENZE – La verità di Autolinee Toscane è nei numeri. Quelli che, secondo la versione del gestore del trasporto pubblico regionale, dovrebbero spiegare il percorso intrapreso dallo scorso novembre, quando l’azienda in mano ai francesi di Ratp è diventata concessionaria unica.

Un intervento stimolato dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che questa mattina ha sferrato le ha un attacco frontale, chiedendo provvedimenti immediati.

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Per Autolinee il problema principale sta nella carenza di autisti: un problema che colpisce l’intero comparto. Al subentro, si sarebbe trovata con 300 unità in meno. Più della metà sono recuperati e il piano prevede l’assunzione di altre 400 persone entro la fine del 2023. Poi la quota si dovrebbe assestare sulle 130 l’anno. Il gestore ha annunciato l’intenzione di estendere il programma di reclutamento, quello che prevede il pagamento della patente D, anche a chi ha più di 29 anni. Infine, gli incentivi sugli stipendi. “

“Complessivamente – ha affermato l’azienda in una nota -, un autista appena assunto guadagna almeno 290 euro lordi in più al mese del contratto nazionale base. Quindi un neo-assunto può guadagnare dopo poche settimane dall’ingresso circa 1.400 euro”.

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