PISA – Un albero di mandorlo piantato nel cortile del Polo della Memoria “San Rossore 1938” dell’università di Pisa coltiverà la memoria dei 30.000 dissidenti che sparirono in Argentina negli anni della dittatura militare, 45 anni fa con il golpe del 24 marzo 1976, e durata fino al 1983.

L’ateneo ha aderito all’iniziativa ‘Plantamos Memoria’ che accoglie l’appello di Vera Vigevani Jarach, delle madri e delle nonne di Plaza de Mayo che, nel 45esimo anniversario del golpe argentino, hanno dato vita a questa campagna grazie alla quale saranno piantati in giardini privati e pubblici 30 mila alberi, tanti quanti i Desaparecidos. «Un gesto forte – ha detto il rettore Paolo Mancarella – nel cui valore simbolico vi è tutta l’urgenza di ristabilire il legame spezzato tra memoria, verità e giustizia.  Un albero per ricordare tutti coloro che nel tempo sono stati inghiottiti dalle pagine più oscure della storia umana e un albero perché l’essere umano smetta di assistere passivamente a quanto gli accade intorno e perché tutto ciò non si ripeta mai più».

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