Un'agenzia regionale per il lavoro, snodo toscano del sistema nazionale e nuovo strumento di governo dei servizi per l'impiego in vista del superamento delle amministrazioni provinciali, da cui attualmente dipendono. È questa l'ipotesi su cui la Regione Toscana sta lavorando e che l'assessore alle attività produttive e lavoro Gianfranco Simoncini ha illustrato oggi alla Giunta, che ha approvato un documento, preliminare alla proposta di Legge.
 
La nuova agenzia regionale del lavoro «L'ipotesi di costituire un'agenzia regionale per il lavoro – ha spiegato Simoncini – rappresenta una soluzione organizzativa, sia in vista della revisione della governance dei servizi per l'impiego, a livello nazionale, sia per superare le disomogeneità nella gestione dei servizi, che esistono a livello territoriale, sia infine in vista di una diversa attribuzione delle competenze delle Province». Una volta a regime, l'agenzia dovrà svolgere le funzioni e i compiti in materia di collocamento, servizi per l'impiego e politiche attive del lavoro. L'agenzia regionale avrà natura giuridica di ente di diritto pubblico, dipendente dalla Regione, con autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, sotto la vigilanza e l'indirizzo della giunta regionale. «In questo nuovo assetto – ha concluso Simoncini -, i centri per l'impiego diventerebbero strutture periferiche dell'agenzia regionale, secondo un'articolazione che terrà conto dei sistemi economici locali, con compiti di gestione e di erogazione dei servizi ai cittadini».

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