FIRENZE – Il Veneto si conferma la prima regione vinicola d’Italia, consolidando un primato produttivo e commerciale che la pone al vertice del settore enologico nazionale.
Secondo l’indagine dell’area studi Mediobanca, il Veneto concentra circa un quarto della produzione totale di vino italiano, con un volume pari al 22-25% e un valore economico che supera il 20% del totale nazionale.
La leadership produttiva del Veneto si riflette anche nell’export: la regione detiene oltre il 35% delle esportazioni italiane di vino, raddoppiando la quota di Piemonte e Toscana, entrambe ferme intorno al 15%. A livello provinciale, Treviso e Verona sono i principali poli produttivi, con rispettivamente 5,2 e 2,6 milioni di ettolitri prodotti nel 2024, confermando la centralità del Nord Est nella produzione vinicola italiana.
Segue la Puglia, con una quota di produzione pari al 16,1% e un valore del 12,6%, mentre Piemonte e Toscana, pur avendo un peso in volume compreso tra il 4 e il 5%, raddoppiano il loro valore economico, attestandosi intorno al 10% ciascuna. La Sicilia, invece, mostra un forte scostamento tra quantità e valore, con una produzione elevata ma un valore inferiore rispetto alle altre regioni leader.
Dal punto di vista aziendale, i produttori piemontesi, toscani e abruzzesi si distinguono per l’alta incidenza dell’export sul fatturato, rispettivamente al 63%, 59,5% e 58,7%. La Puglia e la Lombardia brillano per il ritorno sul capitale investito, entrambe al 6,6%, con la Lombardia che primeggia anche per margine operativo lordo al 10,9%.
Il 2024 ha visto una crescita significativa delle vendite per le imprese friulane (+8,2% complessivo e +7,1% export) e toscane (+2,3% complessivo e +4,6% export), mentre per il 2025 si prevede un’ulteriore crescita per le aziende abruzzesi con un +7,5% nelle vendite complessive.
L’assetto proprietario del settore vinicolo italiano resta fortemente familiare: il 65% del patrimonio netto è detenuto da famiglie, quota che sale all’81,5% includendo anche le cooperative. Gli investitori finanziari partecipano per il 10,7%, banche e assicurazioni per il 5% e fondi di private equity per il 4,1% del patrimonio netto.
Il Veneto si distingue anche per la qualità e l’innovazione, come dimostra la guida Vinetia 2025 curata da Ais Veneto, che ha premiato oltre 400 aziende e quasi 2100 vini, riconoscendo il territorio con prestigiosi riconoscimenti per diverse categorie di vino, dal Prosecco agli Amarone e vini dolci.
La regione è inoltre leader nella produzione di vini da vitigni resistenti, con 630 ettari coltivati, 94 produttori e 173 etichette in commercio, pari al 38% del totale nazionale, confermando il suo ruolo di avanguardia anche in ambito di sostenibilità e innovazione vitivinicola.