giacomo giannarelliE’una campagna elettorale fatta con il metodo quasi del porta a porta quella che ha scelto di fare il candidato alle prossime elezioni regionali in Toscana per il Movimento Cinque stelle Giacomo Giannarelli. Nessuna grande piazza al momento per l’uomo scelto dal Meet-up del partito che non vuole più farsi chiamare “dei grillini”, e che punta tutto sulla messa in evidenza delle manchevolezze nel territorio toscano che Giannarelli non fatica a denunciare derivano tutte da una cattiva gestione dell’attuale governatore, e candidato alla rielezione, Enrico Rossi.

Giannarelli: «Bisogna recuperare il contatto con la gente» Venturina, Piombino, Follonica ma anche varie province dell’aretino sono state le prime tappe centrali del contatto quotidiano di Giannarelli con i possibili elettori, a cui ha raccontato le sue linee guida. «Bisogna recuperare il contatto con la gente, quotidiano, specifico, interessandoci non solo delle cose conosciute ma soprattutto delle cose che i giornali non vogliono far emergere. Penso a Piombino: che non più è solo acciaio, ma turismo prima di tutto e lavoro a cui bisogna accompagnare specifiche politiche ambientali ma penso anche a luoghi come Venturina e alla Val di Cornia di cui questa regione sembra essersi dimenticata, e che invece è sempre stata trainante ad esempio nelle politiche dedicate alle energie rinnovabili».

La battaglia per una nuova legge sulle cave Nella giornata di martedì protagonista di un’iniziativa in difesa dell’ospedale di Pitigliano, il candidato dell’M5s Giannarelli è salito agli onori delle cronache soprattutto per la sua battaglia per una nuova legge sulle cave, che tuteli le Apuane ed infatti proprio sul suo video di autocandidatura postato su Youtube ha incentrato il proprio discorso su questo argomento. «Non se ne parla mai abbastanza – ha aggiunto Giannarelli – Nel 2006 ho fondato il meetup di Carrara e da quando l’ho fatto, parlando soprattutto dei territori in cui sono cresciuto, molti mi hanno sollecitato di interessarmi di temi ambientali. Quando sono tornato nella zona del carrarino pochi giorni ho incontrato tanta gente arrabbiata che mi ha chiesto di evitare che si  continuare a morire di fame o di cancro, perché lì le scelte hanno portato a scarsa tutela dell’ambiente e a cementificazione. Noi investiremo nella qualità del territorio, consapevoli che, ad esempio, un mare più pulito porterà più turismo, una zona industriale più sana porterà più lavoro».

«L’avversario da battere è Rossi e il suo sistema partitocratico» Naturalmente è la rete la principale alleata nella campagna di Giannarelli, visto anche il contatto continuo sul sito del candidato del Movimento Cinque Stelle con la gente che lo scopre o gli sottopone domande. «E’ un uso non distorto del contatto con la gente ma anzi che anticipa poi quello diretto – ha concluso Giannarelli – Quando la gente firma per presentare la nostra lista, ci ripete la stessa richiesta “Io firmo ma vorrei rivedervi anche dopo le elezioni”. Ed io dico loro che noi sul territorio ci siamo e ci saremo, perché la nostra proposta politica nasce dal basso. Non passa dalle segreterie di partito. L’avversario da battere è Rossi e il suo sistema partitocratico ecco perché abbiamo deciso che una volta eletti ci taglieremo lo stipendio di consiglieri e punteremo sulla trasparenza dei conti. Corretta prima di tutto: non so quanti altri candidati nella nostra regione si impegnino così in maniera trasparente e possano dire davvero di credere in cio’che promettono».

 

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