VERONA – La solidarietà all’Ucraina arriva anche a segnare il Vinitaly. Il salone internazionale dei vini, in programma fino al 13 aprile, ha scelto di destinare tutto il ricavato delle 76 super-degustazioni e di tutte le masterclass a pagamento alle iniziative della Caritas a sostegno delle popolazioni colpite dalla guerra.

La cifra, stimata in 80mila euro, sarà i devoluta in favore dell’accoglienza dei profughi e, in particolare, delle famiglie ucraine.

“Mai avremmo immaginato un’edizione di Vinitaly fuori dal tunnel della pandemia ma dentro a quello della guerra – ha detto Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. Uno scenario drammatico che ci interroga e che non ci lascia indifferenti. Per questo Veronafiere ha deciso di sostenere le iniziative della Caritas”.

In programma inoltre anche l’asta benefica “Vini per la pace”, organizzata dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino in collaborazione con il Consorzio del vino Chianti Classico Docg e il Consorzio di tutela vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia Doc. Il ricavato, 22 mila euro, dei trenta lotti di vini d’annata offerti dai produttori soci dei consorzi e battuti all’asta dall’Ad Sotheby’s Italia, Filippo Lotti, sarà destinato ad alcune strutture di accoglienza per i profughi ucraini gestite dalla Caritas Diocesana di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.

“È un nostro dovere morale, per noi che abbiamo il privilegio di vivere in una regione da sempre paladina della pace ed in un contesto in cui il Vino è sempre stato un aggregatore di socialità e simbolo di pace – dichiara Fabrizio Bindocci, Presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino – mobilitarci per cercare di offrire aiuto ed “accompagnare” in un percorso di integrazione nelle nostre terre quanti stanno soffrendo per una guerra inimmaginabile ai nostri tempi”.

30 importanti lotti di grandi bottiglie ed annate, offerte dai produttori soci dei Consorzi – tra cui spiccavano una Magnum 1,5 l. Brunello di Montalcino Biondi Santi 2015, una Magnum di Brunello Montalcino Ciacci PIccolomini d’Aragona 2015, una magnum di Tenuta San Guido Bolgheri Sassicaia 1999, così come una Doppia Magnum Ornellaia 2011 o una rara bottiglia di Chianti Classico Badia a Coltibuono 1958, accanto ad un Chianti Classico Monsanto 1969 – sono state battute da Filippo Lotti, Direttore Italia di Sotheby’s Lunedì 11 Aprile 2022, presso l’Auditorium Verdi del PalaExpo di Verona Fiere.

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