MONTEPUCLIANO – Una vendemmia ottima la 2021, l’ultima del Vino Nobile di Montepulciano ma non ci sarà nessuna stella. Almeno fino al 2024, anno in cui il vino andrà in commercio.

Solo allora, dopo i due anni di affinamento, e una fase transitoria, il Consorzio tornerà ad attribuire stelle ai propri vini. Una scelta annunciata a sorpresa dal presidente Andrea Rossi durante la cerimonia di assegnazione del rating nella Fortezza di Montepulciano (Siena), in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano. “La valutazione che abbiamo espresso fino ad oggi era sulla vendemmia, non sul vino. Da qui la volontà di intraprendere un percorso nuovo. Oggi diamo un giudizio alla vendemmia 2021, nel 2024, nel momento in cui andrà il vino in commercio, daremo le stelle: con un giudizio che sarà sicuramente più coerente”. Un’annata, la 2021, caratterizzata da un andamento meteorologico decisamente straordinario, sia in termini di piovosità, più bassa del 25%, sia per alcuni picchi termici registrati in primavera con temperature che hanno toccato anche i -7°C, arrecando criticità in fase di schiusura delle gemme. Discreta l’escursione termica che ha mantenuto le piante in uno stato vegetativo attivo. “I vini del 2021, degustati dopo le fermentazioni malo-lattiche – ha spiegato il Consorzio – presentano colori molto decisi, profumi intensi dominati da sentori di frutta matura e una notevole struttura caratterizzata da abbondante tannicità e buona acidità. A livello analitico si rilevano valori elevati di intensità e tonalità di colore, di alcool, di estratti e di polifenoli totali e livelli medi di acidità e pH”. Il germogliamento è avvenuto tra il 28 marzo e il 27 aprile; la fioritura tra il 2 e il 15 giugno e l’invaiatura tra il 27 luglio e il 26 agosto. La vendemmia si è sviluppata tra la metà di settembre i primi di ottobre.

Un miliardo di euro circa. E’ questa la cifra che quantifica il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione. Circa 65 milioni di euro è il valore medio annuo della produzione vitivinicola, senza contare che circa il 70% dell’economia locale è indotto diretto del vino. I dati sono stati diffusi dal Consorzio.

Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, circa 2.000 ettari sono vitati, ovvero il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite. Di questi 1.210 sono gli ettari iscritti a Vino Nobile di Montepulciano Docg, mentre 305 gli ettari iscritti a Rosso di Montepulciano Doc. Nel 2021 sono state immesse nel mercato 6,8 milioni di bottiglie di Vino Nobile (+21,4% rispetto al 2020) e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano (+6,4% rispetto al 2020). “Numeri che, al di là della qualità dell’annata appena messa in cantina, ci fanno capire che il mercato sta riprendendo e che il lavoro di promozione che il Consorzio ha fatto sta dando i suoi frutti – ha detto il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi – senza dimenticare che nonostante le difficoltà che la pandemia ha imposto a tutto il sistema economico mondiale, il Vino Nobile di Montepulciano era già cresciuto nel 2020”. A coltivare questi vigneti oltre 250 viticoltori (sono circa 90 gli imbottigliatori in tutto dei quali 75 associati al Consorzio dei produttori). Circa mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali.

Articolo precedenteGli oligarchi e i rubli in Toscana: società e prestanomi per sfuggire alle sanzioni
Articolo successivoMorte David Rossi, Marini: “Valutazioni tutte con la tesi suicidaria”