t_20170323155023021Giovani richiedenti asilo impegnati come volontari nella coltivazione di alberi da frutto e piante officinali come lavanda, salvia e rosmarino, ma anche nella potatura degli olivi e nel taglio delle erbacce: sono alcune delle attività che vengono svolte da otto giovani profughi coinvolti nel progetto ‘Accogliamo sorrisi’, avviato a gennaio dalla cooperativa sociale Fontenuova. I ragazzi sono ospitati in tre strutture di accoglienza (due a Firenze e una a Bagno a Ripoli) gestite dalle cooperative Cenacolo e Cristoforo. ‘Accogliamo sorrisi’ per il momento coinvolge complessivamente otto richiedenti asilo (tutti con regolare assicurazione Inail), divisi in due gruppi di quattro, il primo gruppo ha iniziato a gennaio nei giorni di mercoledì e giovedì dalle 9.30 alle 12.30. Ogni persona coinvolta partecipa per sei mesi al progetto come volontario due volte a settimana per tre ore.
Accoglienza consapevole I ragazzi fanno da ‘supporto’ all’attività agricola che viene svolta quotidianamente dagli utenti del Centro diurno, frequentato da persone portatrici di handicap psicofisici e tutte le operazioni si svolgono sotto la supervisione di un educatore e con l’aiuto di altri volontari che frequentano Fontenuova. Numerosi i lavoretti che svolgono immersi nel verde di via Fortini: dalla cura e dalla potatura di rose e alberi da frutto, alla preparazione del terreno per coltivazioni, passando per l’annaffiatura e la semina dei campi fino alla coltivazione, raccolta e preparazione della lavanda per la sua distillazione. Con il progetto ‘Accogliamo Sorrisi’ è iniziato un percorso per un’accoglienza consapevole dei profughi che durerà fino al 17 di giugno, data in cui si svolgerà l’annuale festa della lavanda. «Teniamo molto a questo progetto che vede protagonisti otto giovani richiedenti asilo impegnati in attività non solo di volontariato, ma anche di socializzazione, sensibilizzazione e integrazione – ha detto l’assessore all’accoglienza Sara Funaro -. Tra il Comune, la cooperativa Fontenuova e le cooperative che gestiscono le accoglienze dei profughi è nato un connubio forte che vogliamo rafforzare sempre più nella direzione dell’integrazione. Noi pensiamo che sia un valore aggiunto la collaborazione tra i ragazzi stranieri e le persone disabili che frequentano il Centro diurno di via Fortini – ha continuato Funaro – e siamo al lavoro con le associazioni del territorio per implementare il più possibile le attività di volontariato. Sono tante le realtà associative che hanno aderito e ci auguriamo che il numero cresca».
Articolo precedente«Preoccupazioni insussistenti». Toscana, Ordine dei medici sui vaccini obbligatori: «Approvare celermente proposta di legge»
Articolo successivoI paesaggi del benessere, a Bagno Vignoni arrivano Massimo Cacciari e Luca Mercalli per celebrare le acque “care alle naiadi”