Agenti aggrediti nel carcere di Grosseto. E’ accaduto nella giornata di venerdì, ma la notizia è trapelata solo oggi. L’aggressore è un detenuto di origini bielorusse che aveva litigato con un altro detenuto e per questo era stato disposto per lui il cambio cella. Ma venerdì, giorno dello spostamento nella nuova camera, l’uomo ha violentemente aggredito gli agenti di servizio, opponendosi con forza. «Una situazione sempre critica ed allarmante – spiega Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del Sindacato autonomo della polizia penitenziaria Sappe, che ha denunciato l’accaduto -. E’ una vergogna. Ogni giorno le donne e gli uomini del corpo di Polizia penitenziaria sono destinatari di violenze gratuite: esprimiamo solidarietà ai colleghi feriti e auguriamo loro una veloce guarigione e ritorno in servizio».

Appello al Ministro Donato Capece, segretario generale Sappe, sollecita il Ministro a intervenire: «Quello di Grosseto è l’ennesimo grave evento critico che avviene in un carcere da parte di un detenuto straniero. E’ solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del Sappe per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Proprio per denunciare la situazioni critica delle carceri del paese e, conseguentemente, le difficoltà operative degli appartenenti alla polizia penitenziaria – ha detto – una delegazione del Sappe della Toscana ha partecipato a Roma alla manifestazione di protesta della Consulta Sicurezza, davanti alla Camera dei Deputati in piazza Montecitorio. Siamo scesi in piazza per denunciare che il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più».

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