Tempo lettura: 2 minuti

FIRENZE – Ulteriore svolta nella ricerca sul DNA di Leonardo da Vinci: sei discendenti maschi viventi confermano la continuità genetica della famiglia.

La caccia al DNA di Leonardo da Vinci compie un nuovo, importante passo avanti. Sei uomini, individuati come possibili discendenti diretti in linea maschile del genio del Rinascimento, sono stati sottoposti ad analisi genetiche che hanno rivelato la coincidenza di porzioni chiave del cromosoma Y, elemento fondamentale per il riconoscimento individuale e la trasmissione ereditaria maschile. Il risultato conferma la continuità genetica della linea maschile della famiglia da Vinci almeno dalla quindicesima generazione.

La scoperta è il frutto di oltre trent’anni di ricerche, ora raccolte nel volume “Genìa Da Vinci. Genealogia e genetica per il DNA di Leonardo”, curato dal leonardista Alessandro Vezzosi e dalla storica Agnese Sabato.

Il libro documenta un albero genealogico che risale al 1331, attraversa 21 generazioni e coinvolge più di 400 individui, ricostruendo la discendenza maschile diretta da Michele da Vinci fino ai giorni nostri.

Attraverso lo studio di fonti storiche e documenti d’archivio, sono stati identificati 15 discendenti diretti in linea maschile, parenti genealogici del padre di Leonardo e del fratellastro Domenico Benedetto.

Sei di questi hanno accettato di sottoporsi all’esame del DNA, coordinato da David Caramelli, presidente del Sistema Museale dell’Università di Firenze, e dalla antropologa forense Elena Pilli. L’analisi ha confermato la corrispondenza genetica, rafforzando l’ipotesi di una linea maschile ininterrotta nella famiglia da Vinci.

Parallelamente, è stata confermata l’esistenza di una possibile tomba familiare nella Chiesa di Santa Croce a Vinci, attualmente oggetto di scavi archeologici condotti in collaborazione con l’Università di Firenze.

Qui potrebbero essere sepolti anche il nonno di Leonardo, Antonio, lo zio Francesco e alcuni fratellastri: Antonio, Pandolfo e Giovanni. Il prossimo obiettivo sarà confrontare il DNA estratto da questi resti con quello dei discendenti viventi, per validare definitivamente la ricostruzione genealogica e avvicinarsi all’identificazione del DNA autentico di Leonardo.

Il progetto, avviato nel 2016 e coordinato a livello internazionale, punta non solo a ricostruire la genealogia della famiglia da Vinci, ma anche a preservare e valorizzare i luoghi legati a Leonardo. Gli studiosi auspicano che, attraverso il recupero del suo DNA, si possano svelare nuovi dettagli sulle origini biologiche del suo genio, sulle sue condizioni di salute e persino sulle cause della sua morte.

La ricerca, che unisce genealogia storica e genetica molecolare, rappresenta un esempio di come la scienza moderna possa gettare nuova luce su figure chiave della storia, avvicinando il pubblico al mistero di Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni dell’umanità.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita