SIENA – ‘Path to the Sky’, di Jacob Hashimoto, una maestosa scultura fluttuante, animata da migliaia di aquiloni in carta giapponese, trasforma la ‘Corticella’, il cortile interno dell’antico ospedale Santa Maria della Scala, in un ponte ideale fra terra e cielo.
Questa installazione site specific, alta diciassette metri, un volume di quattrocento metri cubi, è il fulcro del progetto espositivo, da cui prende il nome, con una selezione di opere del grande artista americano. ‘Path to the Sky’, cammino verso il cielo, invita a sollevare lo sguardo verso un orizzonte più ampio, a riflettere sulla complessità delle relazioni umane e sull’unità. Prodotta e organizzata dalla Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, con Studio la Città, supporto di Immagine Studio, la mostra è curata da Raphaëlle Blanga.
«’Path to the Sky’ non è solo un’installazione: è un varco verticale, un gesto ascensionale che si accompagna a una mostra meditativa, capace di restituire la complessità poetica di uno degli artisti più visionari della sua generazione. Nel cuore del Santa Maria della Scala, Hashimoto solleva migliaia di presenze leggere, come se desse forma all’invisibile: ai sogni, ai pensieri, alle anime che nei secoli hanno attraversato questo luogo», ha detto Cristiano Leone, presidente Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala, insieme alla direttrice Chiara Valdambrini.
Il taglio del nastro ha rappresentato molto di piò di un’inaugurazione. Una giornata memorabile per il Santa Maria della Scala: ha coinciso con l’inizio, artistico e progettuale, del nuovo cammino, sintesi di un incontro fra antico, presente e futuro, confronto intergenerazionale fra il territorio e la sua comunità. È stato annunciato il piano di indirizzo architettonico per la definizione del Complesso, voluto dalla presidenza della Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala e Comune di Siena, con il coinvolgimento dei tre importanti studi internazionali di architettura: LAN Architecture, Odile Decq e Hannes Peer, coordinati da Luca Molinari.
Parigi, che conta circa 2 milioni di abitanti, ha il Centre Pompidou con i suoi 45mila mq, Siena, dove gli abitanti sono 50mila, ha il Santa Maria della Scala con 38mila mq. A quasi cinquant’anni dal progetto dell’architetto Guido Canali che segnò il passaggio dallo ospedale a museo, la Fondazione Antico Ospedale Santa Maria della Scala compie un decisivo passo: un masterplan architettonico che ne ridefinirà l’identità, le funzioni e la relazione con Siena.
«Oggi – ha affermato il sindaco di Siena Nicoletta Fabio – inizia il nuovo percorso del Santa Maria della Scala, portato avanti da questa Amministrazione. È stato recepito da questa Fondazione che ha individuato le strategie, garantendo dialogo, connettività, convivenza fra antico e contemporaneo, con il passato e presente proiettati verso il futuro. Anche quello di una programmazione che crea progetti artistici per il Santa Maria della Scala, superando la logica delle mostre a pacchetto».
«Sotto lo sguardo della curatrice Raphaëlle Blanga, esperta internazionale di arte contemporanea, abbiamo invitato Hashimoto a visitare il Santa Maria, ad attraversare le sue architetture profondei – ha continuato Leone -. Da quel tempo di immersione e ascolto è nato ‘Path to the Sky’: un flusso silenzioso che si innalza dalla pietra fino alla luce, aprendosi verso il cielo. Hashimoto ricorda che esiste ancora un’arte che, coniugando grazia e intensità, consola, veglia, invoca».