FIRENZE – Siena si conferma tra le migliori città italiane per la qualità della vita dedicata ai bambini, posizionandosi al secondo posto nella classifica 2025 degli indici generazionali stilata dal Sole 24 Ore e presentata al Festival dell’Economia di Trento.
Firenze segue da vicino, conquistando il quinto posto nella stessa graduatoria. L’indagine annuale valuta la capacità dei territori di rispondere alle esigenze di tre fasce demografiche chiave: bambini, giovani e anziani.
Siena e Firenze eccellono per i bambini
Il successo di Siena è legato soprattutto all’alta presenza di pediatri, seconda in Italia, e al basso impatto economico delle mense scolastiche per le famiglie. Firenze si distingue per la qualità e l’accessibilità dei servizi comunali dedicati all’infanzia, oltre a dotazioni scolastiche diffuse come mense e palestre. Altre città toscane si difendono bene: Arezzo è 14esima grazie all’ampia disponibilità di aree verdi attrezzate, mentre Pisa (15esima) beneficia di una solida rete pediatrica. Livorno, invece, chiude la classifica regionale al 70esimo posto, pur offrendo buoni servizi per l’infanzia.
“Questo risultato è il frutto di un impegno collettivo per garantire servizi pubblici di qualità, dall’istruzione alla sanità, passando per la mobilità e le opportunità culturali. Ritengo fondamentale continuare a investire sulle giovani generazioni, creando le condizioni affinché i nostri bambini e i nostri giovani crescano in un ambiente sicuro, inclusivo e stimolante – ha affermato la presidente della Provincia di Siena Agnese Carletti -. Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia: le aree interne della nostra provincia richiedono un’attenzione particolare per ridurre le disuguaglianze e assicurare a tutti i bambini le stesse opportunità. Continueremo a lavorare con i Comuni e tutti i soggetti che a vario titolo ne hanno competenza per rafforzare le politiche a favore delle famiglie e dei più piccoli. Gli indicatori premiano lo sforzo collettivo di una provincia che, oltre le difficoltà, dimostra una proiezione costante a mantenere alta l’asticella della qualità. Molto in questi anni è stato fatto, molto, con lo stesso spirito e la stessa condivisione di obiettivi rimane ancora da fare”.
Giovani penalizzati, nessuna città toscana nelle prime 20
La situazione cambia drasticamente per i giovani. Siena scende al 22esimo posto, pur mantenendo un buon livello culturale e ricreativo con numerosi eventi e bassa incidenza di incidenti notturni. Grosseto si posiziona 49esima, con una vivace offerta di locali e spettacoli per under 35 e un equilibrio nei costi degli affitti. Firenze, sorprendentemente, si ferma al 62esimo posto: se da un lato si evidenziano un alto numero di laureati e un’offerta musicale significativa, dall’altro pesano negativamente l’età media elevata al primo parto e una diffusa percezione di insicurezza. Pisa e Lucca si collocano nelle posizioni basse della classifica, rispettivamente 52esima e 75esima.
Anziani: Toscana sotto la media nazionale
Per la terza età, nessuna città toscana figura tra le prime 30 posizioni. Prato ottiene il miglior risultato regionale al 38esimo posto, grazie a una bassa percentuale di anziani soli, una spesa pubblica adeguata e una buona disponibilità di geriatri. Firenze è 46esima, con dati positivi sull’aspettativa di vita a 65 anni e una discreta dotazione di posti letto nelle RSA. Siena si piazza al 44esimo posto, mentre Pisa si distingue per l’investimento sociale sugli anziani (25esima a livello nazionale). Peggiorano Grosseto, Livorno e Lucca, quest’ultima con livelli critici nell’uso di farmaci antidepressivi ma con una diffusione positiva degli orti urbani.