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VOLTERRA – Volterra apre i suoi musei e lo fa nel giorno della sua festa più amata. Per la prima volta, chi parteciperà alla rievocazione medievale Volterra A.D. 1398, in programma domenica 10 e 17 agosto, potrà accedere gratuitamente ai principali musei della città.

Un gesto culturale, simbolico e strategico, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, che punta ad arricchire l’esperienza dei visitatori e a prolungarne la permanenza sul territorio. Non solo bandiere e tamburi, dunque, ma anche silenzio, arte e memoria.

“Volterra ha la festa medievale. È una manifestazione importante che permette di entrare nell’atmosfera della nostra bellissima città: bellezza, arte e patrimonio in ogni angolo”, spiega l’assessora al turismo di Volterra Ilaria Bacci. “Offrire i musei gratuitamente è un modo per dare a tutti l’occasione di scoprire l’identità profonda di Volterra e garantire una vera immersione nel territorio.”

Il biglietto d’ingresso alla manifestazione dà quindi accesso, nei rispettivi orari di apertura, al Museo Etrusco, al Palazzo dei Priori, alla Pinacoteca e Museo dell’Alabastro, al Museo Diocesano di Arte Sacra, al Teatro Persio Flacco, all’area archeologica del Teatro Romano e all’Acropoli Etrusca. A questi si aggiunge l’itinerario “Anima di Volterra” – Cattedrale, Battistero, Centro Studi Santa Maria Maddalena – accessibile con un supplemento simbolico di due euro.

L’iniziativa arriva in un momento complesso per il turismo, segnato dalle alte temperature estive che hanno influito negativamente sui flussi. “È anche un’occasione per trasformare la festa in un’esperienza completa, capace di coniugare spettacolo, storia e scoperta”.

La rievocazione medievale, giunta alla ventiseiesima edizione, resta il cuore pulsante dell’estate volterrana. Oltre novemila presenze per ciascuna giornata, ventisei gruppi di animazione tra musici, sbandieratori, giullari e artisti provenienti da tutta Italia, duecento persone coinvolte nell’organizzazione e circa un terzo della popolazione cittadina che partecipa attivamente, tra figuranti, volontari e contradaioli. “È una delle prime feste medievali nate in Italia, e sicuramente una delle fatte meglio,” ricorda Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Nord Ovest.

“Uno strumento di valorizzazione del turismo e delle attività a esso connesse, perché permette di vedere le bellezze straordinarie della Valdicecina, della Valdera e anche della Valdelsa senese”. Dalle undici del mattino fino a tarda sera, il centro storico e il Parco di Castello si animano con spettacoli di falconeria, giochi di bandiera, duelli cavallereschi, cortei, mercati, taverne, laboratori per bambini, botteghe artigiane, musica itinerante e accampamenti medievali. Il programma è pensato per riempire ogni spazio, dare ritmo alla giornata, ma anche stimolare la curiosità e l’approfondimento. È su quest’ultimo fronte che la novità dei musei rappresenta il passo in più. Una vera estensione della festa, non in senso spettacolare ma culturale, come fosse un secondo livello di lettura.

“Il nostro obiettivo è sempre stato far respirare tutta la città”, sottolinea Claudia Bolognesi, direttrice del Consorzio Turistico Volterra. “Quest’anno, con i musei aperti e un programma ancora più diffuso, vogliamo che i visitatori si muovano anche oltre il circuito principale, esplorando vicoli, piazze minori e botteghe nascoste”.

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