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FIRENZE – La spesa in ricerca e sviluppo in Italia cresce, ma il divario territoriale tra Nord e Sud rimane marcato, emerge dal nuovo rapporto Istat 2023-2025.

In Toscana, la spesa per la ricerca raggiunge il 6,5% del totale nazionale, collocandosi tra le otto regioni con investimenti superiori al miliardo di euro. Questo dato la posiziona dietro a regioni come il Veneto, che detiene l’8%, e davanti a Campania e Sicilia.

La maggior parte delle risorse è però concentrata nelle regioni del Nord: Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte insieme pesano per quasi il 60% della spesa complessiva, con la Lombardia che da sola vale circa un quinto degli investimenti nazionali.

Dall’analisi emerge inoltre un aumento diffuso su tutto il territorio nazionale rispetto al 2022. Le crescite più consistenti si registrano nel Nord-est (+10,5%) e nelle Isole (+13,7%), trainate da un significativo +17,1% in Sicilia. Anche il Nord-ovest vede un incremento rilevante (+7,9%), mentre Centro e Sud crescono sotto la media nazionale.

Tra le performance più rilevanti spiccano Molise (+25,9%), Calabria (+18,5%) e Friuli Venezia Giulia (+18,4%). Buoni risultati, con incrementi superiori al 10%, si notano anche in Toscana, Sicilia, Provincia Autonoma di Trento, Emilia Romagna e Valle d’Aosta.