FIRENZE – Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana e candidato per un secondo mandato, ha annunciato a Firenze l’intenzione di presentare nella prossima legislatura un piano concreto di interventi sulla sicurezza e la legalità, articolato in sette misure specifiche.
“La Regione non ha delle vere e proprie competenze dirette”, ha spiegato Giani, “ma proprio per questo nella prossima legislatura ho intenzione di arrivare a quel piano di interventi sulla sicurezza e legalità che indico in sette interventi di concreta realizzazione”.
Tra i punti principali illustrati, Giani ha sottolineato la creazione di una polizia regionale che possa intervenire direttamente in base alle ordinanze firmate dalla Regione. “Questi sette interventi stanno, innanzitutto, nella costituzione di una polizia regionale che serva a intervenire direttamente come Regione laddove io firmo delle ordinanze e queste devono essere attuate.”
Un altro aspetto fondamentale riguarda la formazione della polizia locale urbana. “La polizia locale urbana si forma attraverso una scuola interregionale: io nella prossima legislatura vorrei che invece ci fosse una scuola regionale, perché con questo creiamo più omogeneità, più uniformità, più impostazioni simili e quindi l’obiettivo vuole essere la creazione della scuola di polizia regionale.”
Nel dettaglio, tra le misure figura anche il sostegno agli acquisti di telecamere della sicurezza non solo per i Comuni, ma anche per aziende e operatori di interesse generale. “Bandi con cui la Regione aiuta ad acquistare telecamere non solo i Comuni – ha detto – ma anche aziende e operatori di interesse generale che hanno bisogno di telecamere ai fini della sicurezza.”
Altri interventi comprendono un bando per finanziare progetti speciali di enti locali, l’istituzione di un osservatorio statistico dell’Irpet per monitorare l’efficacia delle misure di deterrenza, un osservatorio per verificare l’applicazione della legge regionale 11/2020 relativa a iniziative comunali per tutelare il decoro urbano e un patto per la legalità volto a valorizzare i beni sequestrati alla mafia, attraverso protocolli d’intesa con le forze dell’ordine.