© Tommaso Le Pera
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FOLLONICA (GR) – Sarà Geppy Gleijeses, venerdì 7 novembre, ad inaugurare la stagione teatrale di Follonica portando sul palco del Teatro Fonderia Leopolda lo spettacolo “Il fu Mattia Pascal”.

Si tratta di un libero adattamento di Marco Tullio Giordana e dello stesso Gleijeses del romanzo di Luigi Pirandello: un uomo che, cambiando identità, “resuscita” per poi accorgersi che non può più essere riammesso nella società per la quale, ormai, non esiste più.

Lo spettacolo inaugura proprio la rassegna dal titolo “La ricerca degli opposti”, promossa dal Comune di Follonica e realizzata da Ad Arte Spettacoli con la direzione artistica di Federico Stefanelli.

Il fu Mattia Pascal, pubblicato nel 1904, è il romanzo che diede a Pirandello fama mondiale e che, in continuità con Wilde, Dostoevskij, Stevenson e contemporaneamente a Conrad, Freud, Kafka, farà dilagare nella letteratura del Novecento il tema del Doppio, del Doppelgänger, in modo così invadente da spazientire Nabokov che lo considerava “di una noia mortale”.

In realtà nel romanzo seminale di Pirandello le vicissitudini di Mattia Pascal e del suo specchio Adriano Meis sono il contrario della noia: tanti sono i colpi di scena, e lo spazio-tempo dove si consumano in continue sovrapposizioni, da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del “secolo breve”.

Un uomo creduto e poi fintosi morto, quando “risuscita” s’accorge che non può essere riammesso nella società, nella famiglia, perché per la società, per la famiglia egli è morto davvero.

Quale prova più scintillante del sentimento del contrario? Disonestà e purezza, vita-morte nel grande caleidoscopio della certezza sociale, che bolla come sicuro quello che non esiste e come inesistente quello che vive.

E dentro una tessitura umoristica, elementi riflessivi e irrazionali sconvolgono quella quarta parete, che nel teatro come nel romanzo dovrebbe essere protezione di impersonalità, come se l’autore stesso e il pubblico non esistessero.

Il significato che ‘Il fu Mattia Pascal’ assume nello sviluppo dell’opera pirandelliana è ben lontano dall’essere riconosciuto ancor oggi pienamente, pur trattandosi di un’opera che ebbe grande fortuna.

E, incredibilmente, pur nascendo come romanzo (e che romanzo!) è uno dei titoli teatrali pirandelliani di maggior successo, se non quello di maggior “chiamata”. È una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo. Mattia dice di sé “ero inetto a tutto”, mirabile esemplare italiano di questa generazione di inetti, di uomini senza qualità, come Zeno Cosini di Italo Svevo.

Dal romanzo di Luigi Pirandello, libero adattamento di Marco Tullio Giordana e Geppy Gleijeses, con la partecipazione di Marilù Prati e con Nicola Di Pinto, Roberta Lucca, Giada Lorusso, Totò Onnis, Ciro Capano, Salvatore Esposito, Teo Guarini, Davide Montalbano e Francesca Iasi, con la regia di Marco Tullio Giordana, l’aiuto regia di Davide Montalbano, la scenografica e le luci di Gianni Carluccio, costumi di Chiara Donato, musiche di Andrea Rocca e con i contributi video di Luca Condorelli Vertov.

Prima dello spettacolo Come di consueto, la compagnia incontrerà il pubblico alle 18.30 nella sala Eugenio Allegri (ingresso libero) con un appuntamento condotto dal direttore artistico Federico Stefanelli e tornano anche le cene a teatro che, per venerdì 7 novembre, ha già registrato il tutto esaurito. Lo chef di venerdì 7 novembre è Emilio Signori, della Locanda La Luna di Tirli.

Prossimi appuntamenti La stagione teatrale continuerà venerdì 5 dicembre con lo spettacolo “Tuttorial”, degli Oblivion, in cui personaggi del panorama culturale italiano del passato faranno i conti con il mondo moderno. Giovedì 18 dicembre sarà invece Stefano Fresi a presentare “Dioggene”: uno spettacolo sulla vita di Nemesio Rea, attore famoso che deve fare i conti tra professione e vita privata. Per la rassegna “Altri percorsi”, invece, l’appuntamento è per domenica 23 novembre con “El fútbol”, portato in scena da Ettore Bassi.

Biglietti e informazioni I biglietti per i singoli spettacoli, al prezzo di 25 euro intero e 21 euro ridotto per il primo settore e 20 euro intero e 13 euro ridotto per il secondo settore, saranno acquistabili da quest’anno alla biglietteria del Teatro Fonderia Leopolda, nella sede di via Roma all’interno del complesso ex Ilva, con apertura ogni sabato pomeriggio dalle 15 alle 19. Le riduzioni spettano alle persone sotto i 25 anni, sopra i 65 anni e alle persone con disabilità.

I biglietti sono acquistabili la sera dello spettacolo alla biglietteria e online sul sito www.adarte.18tickets.it.

Per informazioni: https://teatrofonderialeopolda.it/

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