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FIRENZE – La rigenerazione urbana non è più una semplice opzione politica, ma rappresenta l’unica via possibile per trasformare le città del futuro.

A sottolinearlo è Chiara Agnoletti, ricercatrice Irpet e vicepresidente di Inu Toscana, intervenuta ieri a Urbanpromo, la manifestazione nazionale dedicata alle politiche per la città, in corso all’Innovation Center di Firenze fino al 14 novembre.

“La Toscana ha già investito risorse importanti nella rigenerazione urbana, ottenendo risultati significativi, ma serve un salto di qualità negli strumenti di valutazione – ha spiegato Agnoletti –. Comprendere a fondo gli impatti economici, sociali e ambientali di questi interventi è fondamentale per orientare meglio le scelte pubbliche e attrarre investimenti privati con maggiore certezza”.

Secondo la vicepresidente di Inu Toscana, la rigenerazione deve fondarsi su un solido partenariato tra pubblico e privato, mantenendo però un controllo strategico saldo nelle mani delle amministrazioni. “Spesso assistiamo a casi in cui progetti privati vengono accettati senza modifiche dagli enti pubblici. È invece indispensabile che le amministrazioni valutino alternative, confrontino scenari e scelgano in base agli effetti complessivi sul territorio e sulla comunità”.

Agnoletti ha infine ricordato che in Toscana la rigenerazione urbana è una necessità strutturale, legata al principio ormai condiviso del consumo di suolo zero. “Le nostre città sono ormai sature e non possono più espandersi. Devono trasformarsi, bilanciando equamente lo sviluppo con la tutela di chi le abita e con politiche capaci di coniugare interesse collettivo e investimenti privati”.

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