FIRENZE – La Lega toscana è stata decapitata. Matteo Salvini, leader del Carroccio, ha deciso di commissariare il partito regionale, nominando il deputato Andrea Crippa come commissario straordinario fino alle amministrative di primavera. Una mossa lampo, decisa in meno di mezz’ora durante il direttivo a Sesto Fiorentino, per traghettare la sezione verso un rilancio dopo il disastroso risultato delle regionali di un mese fa.
Luca Baroncini, 40 anni, ex segretario regionale e sindaco di Montecatini Terme, è stato sollevato dall’incarico e spostato al ruolo di responsabile degli enti locali per il Centro Italia. Una “promozione” che, secondo fonti interne, serve a chiudere senza scossoni una situazione esplosiva. Baroncini, difeso dalla vecchia guardia leghista ma aspramente criticato dall’ala vicina al generale Roberto Vannacci, ha ringraziato Salvini per la fiducia: “Ho dato il 120% delle mie energie per rappresentare i militanti toscani”.
La polveriera toscana covava da mesi. Veleni interni, scontri via chat e attacchi personali hanno infiammato il partito, culminando con le accuse di Massimiliano Simoni – braccio destro di Vannacci e unico eletto in consiglio regionale – che avrebbe definito Susanna Ceccardi “miracolata”. Baroncini l’aveva difesa, e ieri Ceccardi ha lodato il suo lavoro. Salvini, presente con Crippa (39 anni, fedelissimo del capitano), ha imposto un “condono generale”: niente provvedimenti disciplinari per gli eccessi recenti.
Il segretario federale ha annunciato un “piano per la Toscana”: presenza costante nei prossimi mesi, accelerazione dei congressi provinciali per rinnovare la classe dirigente, e obiettivi chiari come vincere il referendum sulla giustizia e superare brillantemente le comunali a Pistoia, Arezzo, Prato, Viareggio e Cascina. Puntando sui giovani, come in Veneto. Niente listoni di centrodestra, come proposto da Simoni: la Lega correrà con la sua lista per evitare un bis del flop regionale.
Crippa, al fianco di Salvini da anni, guiderà per circa otto mesi. I vannacciani scalpitano, la vecchia guardia resiste. Il vero redde rationem? Al congresso regionale, in arrivo dopo le amministrative. Intanto, il Carroccio toscano riparte, con il capitano che è stato categorico: “Andiamo avanti, uniti”.







