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PISA – Acido negli scarpini dei giocatori. Sarebbe questo l’atto vandalico che ha colpito alcuni ragazzi della società sportiva della provincia di Pisa, l’Asd Virtus Santa Maria a Monte.

Venerdì sera, appena entrati in campo per l’allenamento, i giovani giocatori hanno sentito bruciore ai piedi perché qualcuno avrebbe gettato nelle scarpe un liquido urticante o acido, che ha causato ustioni ai calciatori.
I ragazzi sono stati dunque portati al pronto soccorso e i medici dell’ospedale Lotti di Pontedera hanno diagnosticato lesioni con prognosi tra i 5 e i 10 giorni. Le scarpette sono state sequestrate dai carabinieri per gli accertamenti e, come confermano alcune famiglie, sono già state presentate le prime denunce contro ignoti.
L’episodio arriva a poche settimane da un altro grave gesto vandalico che aveva colpito la stessa società: nella notte tra il 9 e il 10 novembre due dei pulmini utilizzati per il trasporto dei giocatori erano stati distrutti da un incendio doloso. E ha dato il via a uno scontro politico tra Pd e amministrazione di centrodestra.
“È un fatto gravissimo e inaccettabile – scrive in una nota il Partito Democratico di Santa Maria a Monte – chiediamo giustizia e sicurezza per i nostri ragazzi: non possiamo più tollerare che la violenza e la distruzione si abbattano sulla nostra comunità. La sindaca Del Grande aveva promesso sicurezza per i nostri ragazzi, ma la realtà è ben diversa. Anziché garantire la sicurezza dei nostri campi sportivi, li ha affidati a soggetti che si dimostrano non affidabili, rendendoli ancora più insicuri. È un paradosso inaccettabile. La sicurezza non è un’opzione, è un diritto”.
Un attacco al quale ha risposto la sindaca Manuela Del Grande: “La condanna è assoluta – le sue parole -, così come il massimo sostegno a chi sta subendo una situazione difficile e inaccettabile. Detto questo, respingiamo con forza il tentativo di trasformare fatti così gravi in propaganda politica. La sicurezza non è uno slogan da utilizzare contro avversari politici: è un tema serio, che richiede responsabilità e collaborazione”. Nel merito della polemica, la prima cittadina ribadisce che “La gestione quotidiana degli spazi sportivi non dipende dal sindaco né dalla Giunta. Ciò che possiamo fare e che stiamo facendo, è garantire presenza, supporto, attenzione e collaborazione continua con chi ha subito i danni e con chi opera ogni giorno per i nostri ragazzi. In momenti come questi la comunità ha bisogno di unità, non di facilonerie polemiche”.

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