FIRENZE – La Regione Toscana si prepara a introdurre da febbraio una nuova misura di sostegno rivolta a oltre 11 mila disoccupati toscani privi di ammortizzatori sociali, con un Isee inferiore ai 15 mila euro.
Il reddito di reinserimento lavorativo prevede un assegno mensile di 500 euro per una durata massima di nove mesi, vincolato alla partecipazione a corsi di formazione e ad attività di ricerca attiva di occupazione.
L’iniziativa, definita una versione locale del reddito di cittadinanza, è stata presentata dal governatore Eugenio Giani, che ha annunciato un investimento di 23 milioni di euro finanziati grazie a maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale, senza nuovi aumenti di tasse. La misura rientra nell’accordo tra Regione e M5S, mentre incontra l’opposizione di Italia Viva.
«È una politica attiva e di inclusione sociale che sostiene i lavoratori disoccupati, accompagnandoli dal lavoro perduto a una nuova occupazione di qualità», ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro Alberto Lenzi. Il percorso sperimentale durerà un anno, con controlli trimestrali volti a valutare eventuali modifiche future. L’obiettivo è di rendere la misura strutturale nel tempo.
Potranno beneficiare del sostegno lavoratori con esperienza pregressa, residenti in Toscana e senza diritto a Naspi o Dis-Coll, o privi dei requisiti contributivi per l’indennità di disoccupazione. L’assegno non è cumulabile con altre misure nazionali come l’assegno di inclusione.
Per accedere, i beneficiari dovranno sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato con i Centri per l’impiego, impegnandosi a rispettare un programma di attività di formazione e ricerca attiva di lavoro.
L’attuazione operativa sarà affidata all’Agenzia regionale toscana per l’impiego (Arti), incaricata di gestire le domande, gli accertamenti, i pagamenti e il coordinamento con i servizi sociali territoriali. La Regione ha stanziato risorse proprie nel bilancio 2025-2027, confermando il proprio impegno a favorire il reinserimento lavorativo come priorità sociale e occupazionale.







