PONTEDERA – Ci sono oggetti che invecchiano. E poi ci sono icone che, semplicemente, attraversano il tempo. La Vespa appartiene senza esitazioni alla seconda categoria. Nel 2026 uno dei più celebri simboli dell’Italia nel mondo spegnerà 80 candeline e, come succede solo alle leggende vere, i festeggiamenti sono già cominciati prima ancora del compleanno. Perché quando una storia è così grande non sta mai ferma in calendario.
Il palcoscenico internazionale sarà Vespa World Days, in programma a Roma dal 25 al 28 giugno 2026. Migliaia di vespisti da ogni angolo del mondo sono pronti a sgasare fino alla Città Eterna. Una scelta tutt’altro che casuale: Roma è la Dolce Vita, è il cinema, è quell’immaginario eterno degli anni del Boom in cui la Vespa sfreccia tra i sampietrini con disinvoltura, portandosi dietro leggerezza, libertà e un’idea tutta italiana di bellezza quotidiana.
Ma ogni compleanno che si rispetti ha bisogno di tornare a casa. E così il cuore della festa batterà soprattutto a Pontedera, dove tutto ebbe inizio. Dal 24 al 26 aprile 2026 la città coccolerà la sua creatura più famosa per celebrare una cifra tonda che pesa come una medaglia. È qui che il 23 aprile 1946 Piaggio depositò il brevetto di uno scooter destinato a cambiare per sempre il modo di muoversi, su progetto dell’ingegnere Corradino D’Ascanio. Un’idea geniale, nata dalla necessità e diventata stile di vita.
Pontedera non vuole limitarsi a una celebrazione simbolica. L’obiettivo è coinvolgere tutta la città, i club motoristici e il territorio, trasformando il compleanno della Vespa in una festa diffusa, sentita, partecipata. Lo racconta Eugenio Leone, presidente del Motoclub Pontedera e vicepresidente dell’associazione nazionale Città dei Motori: “In quei giorni vorremmo coinvolgere tutta la città, i club motoristici e non solo per festeggiare al meglio gli 80 anni della Vespa. Stiamo calendarizzando una serie di eventi motoristici da svolgere a Pontedera ma certamente quello legato agli 80 anni di Vespa sarà il più sentito dalla città”.
Le idee sul tavolo non mancano: un grande raduno urbano e tra le colline della Valdera, manifestazioni collaterali, la possibilità di un Expo Motori. Tutto è ancora in fase di definizione, ma una cosa è chiara: piazza del mercato resta la location naturale, quasi inevitabile, per accogliere una festa che parla di motori, persone e identità. Dal 24 al 26 aprile Pontedera stringerà la Vespa in un abbraccio collettivo, celebrando non solo un mezzo, ma una parte di sé.
Il 2026, del resto, sarà un anno ad alto numero di ottani per la città. Sono già in calendario le premiazioni del Vespa Club Italia al Teatro Era tra fine febbraio e inizio marzo, un raduno Moto Guzzi in piazza del mercato e, a giugno, il Trofeo Toscano di MotoRaid organizzato dalla FMI. Eventi diversi, ma legati da un filo comune: la vocazione motoristica di Pontedera, che continua a essere motore di turismo, cultura e anche economia locale. Ottant’anni dopo quel brevetto del 1946, la Vespa non guarda indietro con nostalgia. Guarda avanti, con lo stesso spirito leggero e testardo con cui ha attraversato non soltanto le strade, ma le generazioni.







