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SIENA – La sentenza numero 204 del 2025 della Corte Costituzionale riaccende il dibattito sul fine vita.

A commentare per primo l’esito è il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e presidente della Conferenza episcopale toscana.

«La sentenza della Corte Costituzionale dimostra come avevamo già chiesto, l’urgenza di ripensare la legge sul fine vita coinvolgendo il Parlamento», ha dichiarato Lojudice, sottolineando la necessità di un intervento legislativo nazionale.

Il porporato invita al dialogo: «Non crediamo nelle contrapposizioni, ma nel confronto aperto, schietto e democratico. Con questa sentenza non ci sono vincitori o sconfitti, ma solo la necessità di dialogo senza snaturare la posizione della Chiesa da sempre per la tutela della vita in ogni suo stadio».

Come vescovi toscani, Lojudice conclude ribadendo una posizione netta: «Ribadiamo la necessità di avere norme nazionali ispirate al riconoscimento del valore della vita».

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