FIRENZE – Il Teatro in prima linea con “Risveglio di Comunità” edizione 2023, la rassegna a cura di Arca Azzurra che fino alla fine di novembre a Firenze presenta un denso calendario di appuntamenti nell’ambito di Autunno Fiorentino 2023. Con il contributo di: Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio Firenze.

Il 1° ottobre alle 21,00 al Teatro Le Laudi a Firenze, in Via Leonardo da Vinci, 2r (Quartiere 2), è in scena “Un abito chiaro” a 43 anni dalla strage di Ustica. Di Massimo Salvianti, con Amanda Sandrelli e le musiche di Rita Marcotulli.

Spettacolo prodotto da Arca Azzurra per le celebrazioni dell’anniversario della Strage di Ustica su commissione dell’Associazione dei parenti delle vittime. Testo vincitore della XVII edizione Premio Matteotti (2021) indetto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Sezione opere letterarie e teatrali.

Le immagini degli effetti personali provenienti dai bagagli delle vittime della Strage di Ustica ripescati nel mar Tirreno permettono a noi tutti di interrogarci sul senso delle cose materiali, sul nostro vivere quotidiano e di confrontarsi proprio con questi frammenti, facendo emergere sentimenti profondi, affetti e la voglia di combattere ancora, per conoscere chi ha fatto scempio di tante vite innocenti.

Ustica, Portella della Ginestra, Strage della Stazione di Bologna sono solo alcuni esempi di stragi nella storia del nostro paese, in cui omissioni e depistaggi ci hanno vietato la verità, l’individuazione dei responsabili, dei mandanti occulti e palesi, lasciando senza risposta quelle domande che rimangono aperte, e pesano come macigni sul nostro vivere civile, su tutta la nostra comunità nazionale, sul futuro dei nostri giovani.

Domande che Amanda Sandrelli porta in scena accompagnata dalle musiche originali della grande pianista jazz Rita Marcotulli, con la consapevolezza che senza risposte saremo sempre incompleti, vulnerabili, esposti e incapaci di difenderci.

Note dell’autore Massimo Salvianti – “Un abito chiaro” è uno sfogo, un accavallarsi di pensieri, domande tante e risposte pochissime, in prosa e in musica, in immagini, in secondi sospesi, in battere e in levare.

Partire dalle cose più piccole, più private, più banali-normali-comuni per dire di questa incredibile tragedia senza farsi soffocare dalla commozione e dalla retorica e dal senso di inutilità, di sconfitta che dopo più di quarant’anni pesa su tutti noi, sulla nostra comunità di uomini e donne, di ragazze e ragazzi, di vite che misurano la propria precarietà sulla difficoltà, anzi sull’impossibilità di sapere, di districarsi in un ammasso contorto di misteri ed evidenze, di depistaggi e ovvietà.

Pochissime risposte. Parole che si aggiungono a un libro che ha ormai troppe pagine e pesa come un macigno, che si interroga proprio sulla loro scarsa utilità, ma che percorrono anche le strade virtuose che donne caparbie e uomini instancabili hanno tracciato per non perdere la speranza della giustizia e del diritto.

Esempi e precetti, i punti fermi, i paletti del nostro vivere civile, e il confronto con i più giovani, con le ragazze, con i bambini, figlie e figli che domandano, anche loro, e a cui va data almeno la certezza che non ci siamo arresi e che abbiamo bisogno della loro forza, della loro scapestratezza, della loro grazia, del loro coraggio.

Biglietti: intero euro 15, ridotto euro 12. Informazioni generali: Arca Azzurra: tel. 055 8290137 – 055 8228422. E-mail: info@arca-azzurra.it – Web: www.arca-azzurra.it.

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