Sul Monte dei Paschi e sul tetto di voto del 4% per soci privati il centrosinistra mantiene la maggioranza in Consiglio comunale a Siena seppur priva dei due rappresentanti del gruppo Siena Cambia Alessandro Trapassie Laura Sabatini che, questa mattina, avevano presentato un ordine del giorno sul tema assieme alle forze di opposizione (leggi). Il documento è stato infatti poi bocciato dall’assise senese mentre è stata approvata con 20 voti favorevoli e 12 contrari la mozione presentata dai capigruppo di maggioranza Carolina Persi (Pd), Pasquale d’Onofrio (Sel), Simone Lorenzetti (Riformisti) e Lorenzo Di Renzone (Siena Cambia) che invita il sindaco Bruno Valentini “ad intraprendere tutte le azioni che riterrà necessarie – si legge nel testo approvato – nei confronti degli enti sovraordinati (Unione Europea, Governo e Parlamento Italiano) al fine di tutelare e salvaguardare il ruolo locale e nazionale di Banca Mps, rispetto alla quale la Fondazione Mps e la città di Siena sono referenti del ruolo storico giocato dalla banca verso le istanze economiche, sociali e culturali del territorio”.
 
Tetto di voto 4%, no a pregiudizi Sul dettaglio del tetto di voto del 4% la stessa mozione ritiene “non accettabili posizioni pregiudiziali ed ideologiche come quelle perseguite in passato sul 51%, che hanno determinato gravi danni al patrimonio della comunità” e lo stesso documento sottolinea come la Fondazione Mps in sede di assemblea dei soci Mps convocata per il 18 luglio debba decidere ispirandosi “alla tutela del proprio patrimonio residuo ed allo svolgimento di un ruolo non subalterno sia riguardo ad altri azionisti che al management di Banca Mps, che deve rispondere alla proprietà sulle operazioni di ricerca di nuovi soci”.
 
Il sindaco auspica una ricucitura Sul voto contrario dei due consiglieri di ‘Siena Cambia’ è poi intervenuto il sindaco Valentini a margine del Consiglio: «Penso che abbiano fatto un errore, si sono fatti prendere forse dalla passione credendo di difendere in questo modo l’interesse dei senesi ma invece non è questa la strada. Spero di ritrovare l’unità su tutti gli altri atti futuri già a partire dal Consiglio comunale di giovedì prossimo ritrovando la maggioranza che mi ha sostenuto in campagna elettorale».
 
Alberto Monaci: «Siamo ad un anno e mezzo fa»I due consiglieri di Siena Cambia a cui il sindaco fa riferimento sono da sempre vicini ad Alberto Monaci e proprio il presidente del Consiglio Regionale, da Firenze, è intervenuto questo pomeriggio sul tetto di voto del 4%. «Noi siamo esattamente a un anno e mezzo fa, quando gli allora ex Ds si schierarono per imporre Profumo presidente della banca, oggi si ripropone la stessa situazione – ha commentato Monaci parlando all'emittente Toscana Tv -. Lo statuto tutt'ora in vigore di Unicredit all'art 5 comma 3 dice proprio che nessun avente diritto al voto può esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni della società superiore al 5%. Non vedo perché Mps debba essere tacciato per questa norma così simile di oscurantismo. La Fisacs Cgil è intervenuta oggi in difesa del vincolo del 4% e oggi la Camusso dà addosso al suo sindacato del territorio. Onestamente non capisco perché da altre parti i sindacati hanno ragione a prescindere, mentre qui è il sindacato a dare ragione all'azienda a prescindere».

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