«Se loro non ci forniranno tutta una serie di assicurazioni la nave permarrà nella condizione in cui è fino al prossimo anno quando le condizioni meteomarine consentiranno di rimetterla in asse in assoluta sicurezza». Lo ha detto il Commissario per l'emergenza della Costa Concordia Franco Gabrielli parlando dei lavori di rimozione del Consorzio Titan Micoperi incaricato da Costa Crociere, in un'intervista andata in onda oggi a Uno Mattina Estate. «Per quanto gli ingegneri abbiano fatto simulazioni e ipotesi, – ha detto Gabrielli – noi oggi non conosciamo quanto le rocce sono penetrate nella fiancata, che tipo di squarci hanno realizzato e quali sono le reali condizioni della struttura e quindi che tipo di interventi dovranno fare per allocare i cassoni necessari a rendere galleggiabile l'intera nave».

Il sindaco: «Ora Costa ci dia certezze» «Le preoccupazioni del Commissario Gabrielli sono le mie ma devo registrare che non sono in linea con le comunicazioni che ha fornito Costa Crociere nell'ultimo vertice ufficiale a Roma. Ad una mia precisa domanda su quando la nave sarebbe stata ruotata, Pierluigi Foschi confermò che la Concordia sarebbe stata ruotata in ogni caso nel mese di settembre». Lo ha detto il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli intervenendo ad Uno Mattina Estate e commentando l’intervista al Commissario Gabrielli. «Purtroppo – ha detto Ortelli – in questa delicata fase, cruciale per la rimozione della nave, continuiamo a ricevere da Costa Crociere solo comunicazioni verbali che rischiano di essere aleatorie e soprattutto mai supportate da una documentazione tecnica che accerti quanto da loro sostenuto. L'impegno di Costa preso davanti al Ministro dell'ambiente Orlando – ha aggiunto poi il sindaco- era quello di presentare un piano complessivo di rimozione che trattasse non solo il tema del porto di destinazione ma soprattutto le questioni della rotazione e del rigalleggiamento della nave con tempistiche una volta per tutte definitive. E su questo adesso vogliamo certezze». Rispondendo infine ad una domanda se, in caso di ritardi ulteriori si possa tornare a parlare di sezionamento della nave al Giglio, il sindaco ha precisato: «E' una delle condizioni che non abbiamo mai accettato – ha concluso il sindaco – e che non accetteremo mai anche perché questo era uno de requisiti imprescindibili richiesti in sede di gara per la scelta del miglior progetto di rimozione»

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