PONTEDERA – “Il vento contro il diritto di scelta sull’aborto, che soffia in particolare in Usa, continua a trovare ulteriori rifugi nella nostra Penisola.

L’ultimo è in Toscana, Regione in genere non tra le più inadempienti per l’applicazione della legge sul diritto ad abortire, nonché pioniera per quello che al momento è il miglior metodo per interrompere la gravidanza, la pillola abortiva RU486.

L’Asl Toscana Nord Ovest, a Pontedera (Pisa) ha incaricato una ginecologa obiettrice di coscienza per coordinare operativamente il personale come responsabile dell’Unità Funzionale Consultoriale della Valdera”. Parole di denuncia quelle che arrivano da Aduc, associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, che va all’attacco della Asl Nord Ovest per la nomina come responsabile del consultorio di Pontedera (città nel cui ospedale, nel 2005, fu avviata l’introduzione dell’aborto farmacologico per la prima volta in Italia) di una ginecologa obiettrice di coscienza in merito all’interruzione di gravidanza.

Lunedì 16 maggio alle 10.30 a Pontedera in via Fleming, di fronte al consultorio, verrà organizzato un sit in di protesta animato dal motto “Obiettiamo all’obiezione”. “Non ci interessa sapere il perché di questa scelta riguardo Pontedera – scrive Aduc – ma è contraddittorio far dirigere una struttura sanitaria che applica il diritto all’aborto a chi è contrario a questo diritto. Insomma l’obiezione di coscienza va bene per l’individuo, ma non quando l’esercizio di questa obiezione nega il diritto ad altri. Crediamo che questi siano i primi ulteriori passi per arrivare ad una revisione del diritto sancito dalla legge 194 che, proprio per questo motivo, andrebbe profondamente aggiornata così da tutelare la sua applicazione.

Ma nel frattempo che il legislatore si renda conto di questo, per impedire che la situazione si deteriori più di quanto già non lo sia, è bene alzare attenzione e iniziative. E’ importante impedire che dove il diritto viene applicato, non ci sia spazio per chi vuole negarlo”.

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