MILANO – “Non ravvisiamo alcuna ragione ambientale per opporsi a questo progetto”. Sorgenia non ci sta all’altolà del ministero della Cultura sull’impianto geotermico in Val di Paglia.

“Un’opposizione che ci appare tanto meno comprensibile nel contesto emergenziale in cui stiamo vivendo, un contesto che richiede uno sforzo collettivo per ridurre la nostra dipendenza energetica dall’estero, facendo leva sulle risorse rinnovabili del Paese. Il nostro impianto, una volta attivo, produrrà 80 milioni di kWh di energia pulita, sufficienti al fabbisogno di oltre 32.000 famiglie – un terzo degli abitanti dell’intera provincia di Siena – evitando l’emissione in atmosfera di oltre 40.000 tonnellate di CO2”.

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Lunedì è in programma un incontro tra Soprintendenza e Regione, al quale prenderà parte anche il sindaco di Abbadia San Salvatore (Siena), Fabrizio Tondi. La richiesta della Soprintendenza sarebbe quella di prevedere uno spostamento di circa 200 metri verso rispetto alla posizione dove individuata da Sorgenia. Ipotesi che rende improbabile un punto di incontro, dato che comporterebbe una nuova progettazione.

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