FIRENZE – La dispersione idrica in Toscana è al 42,8%. Lo sottolinea Istat ricordando che a livello nazionale solo circa un litro di pioggia ogni 10 viene raccolta mentre vengono dispersi in media oltre 41 litri ogni 100 immessi nelle reti di distribuzione dell’acqua.

E’ l’enorme spreco causato dalla mancanza di adeguate infrastrutture di raccolta delle acque piovane aggravata dalle perdite di una rete idrica nazionale malconcia che sono pari al 41,6% secondo l’Istat con differenze anche sostanziali da provincia a provincia. In Toscana si va dal 55,8% di perdite lungo l’acquedotto di Massa Carrara al 25,5% di Arezzo ma perdite superiori alla media regionale si registrano anche a Grosseto (52,5%), Prato (49,4%), Pistoia (42,7%) e Lucca (42,5%). Perdite importanti nelle province di Firenze (40,2%), Pisa (38,4%), Siena (35,5%) e Livorno (32%).

Nonostante un inverno piuttosto piovoso con precipitazioni superiori alla media nel mese a dicembre (+54%) che si traducono con + 61 mm di acqua e gennaio (+22%) che equivalgono a +19 mm rispetto alla media del trentennio, un mese di febbraio siccitoso con 47 mm caduti in meno (-57%) e la scarsità di neve caduta in inverno, rapidamente sciolta dalle temperature fuori stagione, hanno cristallizzato uno scenario di severità idrica media per la Toscana che ora guarda alla prossima estate con apprensione e timore. Secondo il Lamma servirebbero 180 mm nei prossimi due mesi per scongiurare un’altra estate di passione.

 

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