MARINA DI CAMPO – “Lo sviluppo del territorio elbano non può prescindere dalla valorizzazione dell’aeroporto di Marina di Campo.

Lo stallo a cui stiamo assistendo da ormai troppo tempo mette a serio rischio il futuro dello scalo: serve uno sprint, è necessario che ogni istituzione coinvolta faccia la propria parte”.

In un dibattito che è tornato prepotentemente alla ribalta sul futuro dello scalo elbano, irrompe la Cgil Livorno chiedendo all’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli “di chiarire la propria posizione in relazione alle prospettive dello scalo elbano”.

“L’allungamento della pista, nel caso in cui sussistano tutte le condizioni di garanzia necessarie, – spiega una nota del sindacato – rappresenterebbe sicuramente un’opportunità unica di sviluppo che il territorio non può permettersi di perdere. Chiediamo perciò a tutte le istituzioni coinvolte di lavorare con la massima unità di intenti al fine di poter raggiungere questo importante obiettivo”.

“Il dibattito non può comunque concentrarsi esclusivamente sull’allungamento della pista. Si deve aprire un confronto anche sull’impatto ambientale, sulle modifiche alla viabilità circostante e sulla messa in sicurezza della zona dal punto di vista urbanistico e idraulico. Al fine di aprire una discussione seria e approfondita si deve inoltre poter disporre di tutta la documentazione obbligatoria relativa alla pianificazione dell’operazione: è perciò quanto mai fondamentale che i documenti mancanti siano reperiti nel più breve tempo possibile. Si deve discutere del futuro dell’infrastruttura senza però dimenticarsi delle criticità attuali.

Lo scalo non può fare a meno di una programmazione relativa ai prossimi mesi. Sarebbe ad esempio importante allestire un collegamento con Pisa, Firenze o altre realtà aeroportuali al fine di consentire ai turisti stranieri di raggiungere velocemente l’isola – conclude la Cgil – In collaborazione con i tour operator e con le varie associazioni si potrebbe inoltre pensare allo sviluppo della mobilità ecologica mettendo a disposizione ad esempio auto elettriche o bus navetta elettrici”.

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